Mirage Volley
Stagione 2000-2001 - Serie B2
3^ classificata
Promossa in serie B1 dopo i play-off

In piedi (da sx.): Prof. Odone Federzoni (all.), Federica Lisi, Francesca Casini, Gladys Dall'Olio, Chiara Pecorari, Rossana Sciarabba, Sonia Spelzini, Elisa Fabbroni, Rubens Bonacorsi (vice-all.).
In ginocchio (da sx.): Annalisa Bernabei, Viola Masoch, Francesca Ferrari, Monica Boncompagni, Francesca Marzani (cap.), Debora Bertugli.

COMMENTO DEL PROF. ODONE FEDERZONI AL CAMPIONATO 2000-2001
(pubblicato su "Polisportiva Pavullese News")

Considerando la promozione in "B1" al termine della stagione 2000-2001, penso che sono proprio le promozioni che creano problemi di non sempre facile soluzione, anche se, almeno così immagino, siamo tutti d'accordo che, in questo caso, chi i problemi li ha sta certamente meglio di chi non li ha. L'importante è che non si finisca con il sottovalutarne la portata.
La strada percorsa è stata tanta. Attraverso alcuni brevi "flash" cercherò di rendere l'idea a che punto effettivamente siamo arrivati.

La Serie "A"
La pallavolo femminile di Serie "A" si presenta all'insegna dell'internazionalismo.
Ci sono squadre nelle quali, accanto ad una o due giocatrici italiane, troviamo una cubana, un'olandese, una russa, un'americana, una cinese e via dicendo.
Un esempio? Ecco la composizione della squadra di Reggio Calabria, Campione d'Italia 2001: Olga Potachova, Eva Suskova, Tatiana Shaposhnikov, Su Li Qun, Irina Kirillova, Euguenia Artomanova, Marcela Ritschelova, Biljana Gligorovic e, solo alla fine, respiriamo aria di casa con una Ceravolo Rosalba.

Un mondo virtuale
C'è chi si chiede se valga la pena di avvicinarsi sempre più a questo mondo virtuale che si regge sospeso in aria, più o meno in alto, a seconda di come soffiano gli sponsors.
Questo è lo Sport, tutto lo Sport del nostro tempo, e non si deve vivere fuori dal proprio tempo.
Questo sport rispecchia la realtà in cui viviamo.
Certo che un po' di bromuro e qualche sterzata farebbero bene !

Otto promozioni
Per una squadra che parta dal nulla, occorrono otto promozioni per arrivare al vertice: Terza Divisione, Seconda Divisione, Prima Divisione, Serie "D", Serie "C", Serie "B2", Serie "B1", Serie "A2" e Serie "A".
La squadra femminile di Pavullo è partita dal nulla nel campionato 199-1992 e, in dieci anni, è riuscita a conquistare ben sei di queste otto promozioni.
Guardando indietro, ritengo che si sia fatto qualcosa di molto importante.

Le squadre fatte in casa
Anni fa, tutte le squadre di Serie "A", sia maschili che femminili, erano formate da gruppi di amici che vivevano, non dico nella stessa città, ma addirittura nello stesso quartiere.
La Serie "B" era la serie di base alla quale tutti potevano iscriversi e tentare, in un solo anno, la promozione in Serie "A". Ogni atleta, ovviamente, si autofinanziava.
Idealmente sarebbe bello avere una squadra composta totalmente da atlete del luogo, ma, al giorno d'oggi, questo non esiste più, nemmeno nelle serie minori.
Esistono per ogni atleta dei limiti oltre i quali non si va: non è un problema di tecnica, ma di doti che "madre natura" ha elargito più o meno generosamente. Ci sono ottimi giocatori in una serie che non sono decisamente all'altezza per quella immediatamente superiore.
Faremo però tutti gli sforzi possibili affinchè, anche in "B1", la squadra mantenga, sempre e comunque, una presenza viva e importante di atlete provenienti dalle nostre squadre giovanili che sono, sia per numero che per qualità tecniche, tra le migliori di tutta la provincia.

Immagine
Oggi, per poter avanzare di una sola serie, è indispensabile, prima dei valori tecnici, una perfetta organizzazione societaria.
La Società deve offrire garanzie di solidità a tutti gli sponsors, soprattutto a quei tanti piccoli sponsors che, alla fine, risultano essere i più grandi e che rappresentano la continuità.
Se, anche nello sport, la Città di Pavullo ha inserito la propria immagine a livello nazionale, non saranno solo gli addetti ai lavori a ricavarne profitto, ma tutta la comunità.

Le cifre della pallavolo nazionale
E perché sia lampante a tutti dove siamo arrivati, si leggano le cifre che seguono.
Società affiliate: 5.000, di cui 3.500 femminili e 1.500 maschili
Atleti tesserati: 250.000, di cui 160.000 femmine e 90.000 maschi
Da rilevare come la pallavolo sia l'unico sport dove la componente femminile sia di gran lunga superiore a quella maschile.
Giocare in Serie Nazionale "B1" significa essere tra le prime OTTANTA Società in Italia.
OTTANTA SU TREMILACINQUECENTO !

Il nostro prossimo campionato

Sarà certamente un campionato difficile. Il più difficile.
L'obiettivo dichiarato è la salvezza.
Faremo di tutto per riuscirci, ma ci occorrono, più di sempre, il supporto e la simpatia che, in questi anni, tutta la Città ci ha generosamente prodigati.