Sci: Le Origini

Saranno pochi a sapere che i primi sci, in Italia, sono stati fabbricati sul nostro Appennino.

La storia iniziò da lontano, nel 1888, quando fu pubblicato un libro, scritto da Fritjof Nansen, sul suo avventuroso viaggio in Groenlandia effettuato grazie agli "ski" ("Paa ski ever Gronland"). Due nobili fiorentini (il barone Levi e il conte Farina - Cini) restarono colpiti e, ai primi del '900, si recarono nel Nord Europa, tornandone con due paia di sci, che suscitarono la meraviglia e la curiosità di tutti: erano solo lunghe aste di legno, curvate in punta, con un unico lungo bastone per mantenere l'equilibrio. Nell'inverno successivo il barone e il conte decisero di provarli sulle nevi dell'Abetone, sul confine tra il Pistoiese e il Modenese: tra lo stupore dei montanari, un abitante del luogo, Pietro Pietrucci, volle provarli e ne rimase entusiasta, cosicchè il giorno dopo si recò nei boschi per esaminare faggi, frassini e betulle, finchè non trovò il legno adatto.

Si raccontò che, dopo una settimana, una donna fosse entrata in paese urlando di paura, avvisando tutti sulla presenza di un mostro, forse del diavolo in persona, che scivolava sulla neve lasciando dietro lunghe tracce parallele: naturalmente si trattava del Pietrucci, che aveva realizzato il primo paia di sci !

Era il 1905 e in breve nacque la prima fabbrica di sci, il cui uso si diffuse rapidamente tra la gente dello Appennino. Pietrucci lavorava con abilità il legname raccolto: lo levigava, lo sgrossava, lo ripuliva e poi, con il vapore di una caldaia sul focolare, dava la piega alle punte. Dotato anche di un gran senso per gli affari, scendeva a Firenze a venderli: poi gli stessi acquirenti si recavano all'Abetone per provarli, dando così inizio al movimento turistico su cui oggi la zona si fonda. Pietrucci accoglieva la gente in una sua locanda, dando anche lezioni: erano nate le "settimane bianche".

Dopo Pietro Pietrucci vennero i grandi Campioni: Rolando Zanni, Gino Seghi, Vittorio Chierroni, Zeno Colò, Celina Seghi, Paride Milianti, Gaetano Coppi, il pievarolo Palmiro Serafini e tanti altri.

CENNI STORICI DELLO SCI MODENESE

Tutto cominciò nei lontani anni venti, con la distribuzione premio di alcuni sci e di scarponi da parte del Comitato Provinciale della G.I.L. A beneficiare di tanto ben di Dio, i giovani più dotati del nostro Appennino.

Romeo Remitti ha vissuto, fin dal nascere, la storia dello sci modenese: "Negli anni trenta, in diversi paesi dell'Appennino, i giovani partecipavano, al sabato e alla domenica, alle pre-militari, esercitazioni sportive obbligatorie: noi montanari, ovviamente, sciavamo. A quel tempo gli sci erano fatti da due assi di legno, spesso fatte in casa, con vari cinturini di cuoio che tenevano stretti gli scarponi. E lo sci era una via di mezzo fra fondo, escursionismo e discesa; non c'erano certo piste e impianti come ci sono ora. Quando ci regalarono alcune paia di sci, ci sembrò di toccare il cielo con un dito. Allora si costituirono i primi Gruppi Sportivi (Sestola, Barigazzo, Pavullo) e cominciarono già allora le prime competizioni.

Le prime cronache risalgono alla fine degli anni ’20.
Nel 1928, alle Piane di Lama Mocogno, si disputò la prima edizione della gara denominata “La Coppa delle Piane”, di “sci di fondo”: quell’ edizione vide la vittoria, nella classifica a squadre, de “La Veloce” di Fiumalbo.
Nel 1929 si aggiudicò la Coppa, nella classifica a squadre, la “70^ Legione” di Bologna.
Nel 1930 vincitore fu il toscano Ottavio Tonarelli (Sci Club Firenze) e lo “ Sci Club Firenze” vinse la classifica a squadre.
“La Coppa delle Piane” si effettuò poi, nella sua quarta edizione, l’8-3-1931. Di questa si ha una dettagliata cronaca, con relativi documenti fotografici, nel periodico settimanale modenese “La settimana modenese” (Anno II, N. 10, pag. 8).
“La disputa de “La Coppa delle Piane”, che interessa tanto da anni gli appassionati dello sci, si è conclusa con un’altra bella affermazione individuale di Ottavio Tonarelli, lo stesso che ebbe il primato lo scorso anno. Non sono necessarie parole per esaltare le virtù ed il valore di questo magnifico sciatore fiorentino, chè questa sua seconda vittoria n’è la dimostrazione più chiara, più completa e più evidente. Ben gli spettava anche il vanto della vittoria di squadra; una paurosa caduta, quasi all’inizio della gara, causò il ritiro di Gino Seghi che, con Colò e Tonarelli, formava la squadra: era dunque irrimediabilmente rotta la formazione e persa ogni speranza di riuscita.
Colò Dante è terzo e segue con lieve scarto di secondi Ferrari Foresto, il campione de “La Veloce”, secondo classificato. Un cenno di plauso meritano Ezio Leandri, che in quest’annata ha fatto parlare di sé, e Renzo Ferrari Amorotti, simpaticamente noto come pioniere dello sci fra noi ed animatore delle nostre Piane, ancora una volta magnifico di stile e di foga in gara.
In complesso 25 sono i classificati nel tempo massimo consentito dei 34 partiti.
Il Dopolavoro Barigazzo è primo tra le squadre giunte al completo, dopo una corsa magnifica di regolarità: si aggiudica quindi la “Coppa” per quest’anno, pur rimanendo essa ancora in palio, perché nessuna squadra la conquistò definitivamente con due vittorie.
La bella giornata di sport ha richiesto un non lieve sacrificio da parte degli organizzatori e della Giuria che era così formata: Pres. Ing. Guastalla dello “Sci Club Modena”, Avv. Corazzini dello “Sci Club Firenze”, Bonvicini Carlo di Pavullo, Pranzini Agostino di Modena. Direttore di gara il Sig. Tonelli Ignazio. Ottimo il servizio di cronometraggio dell’ Ing. Panini ed encomiabile sempre l’attivissimo Segretario Renato Castelfranco.
Classifica individuale:
1°) Tonarelli Ottavio (Sci Club Firenze) – 0.45’36”
2°) Ferrari Foresto (La Veloce di Fiumalbo) – in 0.55’49”
3°) Colò Dante (Sci Club Firenze) – in 1.01’01”
4°) Leandri Ezio (Sci Club Modena) – in 1.04’34”
5°) Ferrari Amorotti Renzo (Sci Club Modena) – in 1.05’18”
6°) Mucci Mario (Dopolavoro Barigazzo) – 1.08’55”
7°) Remitti Lorenzo (Dopolavoro Barigazzo) – in 1.10’15”
8°) Nizzi Corrado (La Veloce di Fiumalbo) – in 1.10’33”
9°) Beneventi Arturo (Dopolavoro Barigazzo) – in 1.10’48”
10°) Guarri Endi (libero) – in 1.11’03”
11°) Benedetti Pietro (Sci Club Pavullo) – in 1.12’51”
12°) Manfredini Giuseppe (Sci Club Modena) – in 1.13’00”
13°) Biondi Ubaldo (La Veloce di Fiumalbo) – in 1.13’10”
14°) Mordini Giuseppe (Sci Club Modena) – in 1.14’24”
15°) Mazza Ario (U.B.E. di Bologna) – 1.14’38”
16°) Lipparini Achille (Sci Club Pavullo) – in 1.15’46”
17°) Ferrari Raffaele (Sci Club Pavullo) – in 1.16’24”
18°) Uguzzoni Artemio (Sci Club Pavullo) – in 1.17’14”
19°) Sgandurra Athos (Sci Club Torino) – in 1.20’33”
20°) Martinelli Severino (Dopolavoro Riolunato) – in 1.21’30”
21°) Pascali Emilio (libero) – in 1.22’00”
22°) Rambaldi Gustavo (Sci Club Torino) – in 1.23’56”
23°) Tonioni Nello (Sci Club Pavullo) – in 1.24’25”
24°) Grandi Efrem (Sci Club Pavullo) – in 1.29’22”
25°) Ballarini Giovanni (C.A.I. di Modena) – in 1.30’00”
Classifica di squadre:
1^) Dopolavoro Barigazzo (Mucci – Remitti - Beneventi) in 3.29’58”
2^) Sci Club Pavullo (Benedetti – Lipparini - Uguzzoni) in 3.45’51”

Sempre “La Settimana Modenese” (Anno II, N. 12, pag. 10) riporta la cronaca di un altro avvenimento sportivo di “velocità in discesa”, tenutosi alle Piane di Lama Mocogno il 15-3-1931.
E’ riuscita una bella e simpatica manifestazione, ed il merito spetta agli organizzatori dello “Sci Club Modena”, ai quali va un sincero plauso pel brillante esito raggiunto che viene ancora una volta a premiare le loro fatiche.
Sedici concorrenti hanno risposto all’appello: e li abbiamo visti incolonnati salire allegramente i pendii del Monte Cantiere per portarsi al posto di partenza. Questa gara, nuova nel suo genere per molti, non richiedendo uno speciale lungo sforzo come esige invece una prova di mezzofondo per parecchi chilometri e con forti salite, non dava “soggezione” ai concorrenti, che spensieratamente, con animo lieto e tranquillo si sono accinti alla lotta fra di loro giù pei bianchi declivi in vertiginose volate, guidati dalla pista segnata in precedenza, battuta a dovere e resa velocissima. E lotta c’è stata davvero, chè ben pochi secondi li divide nella classifica. Piombavano giù al traguardo d’arrivo dopo un’ultima discesa velocissima, uscendo dalla nebbia che avvolgeva tutt’intorno, imbiancati dalle cadute, raccolti nel corpo come la pratica ha loro insegnato, per nulla stanchi e contenti.
La vittoria spetta a Ignazio Tonelli: splendida meritatissima vittoria; e tanti amici e ammiratori ne hanno gioito con lui. Tonelli, questo nostro sciatore ricco di ottime qualità, sorretto da vera passione e scevro da ambizioni che non siano puramente agonistiche, ha aggiunto questa sua magnifica affermazione alle altre che già lo distinsero come elemento ottimo fra i tanti buoni della regione. Già lo vedemmo magnificamente in gara nei Campionati Regionali dell’Abetone dello scorso anno e meritatamente classificato tra i primissimi; si distinse poi nella gara a Roccaraso contribuendo a portare la squadra modenese al terzo posto su decine e decine di altre formazioni. Quest’anno, mancando di un serio e metodico allenamento per una grave distorsione ad una gamba, di cui ancora in parte si risente, rimase assente dalla recente disputa per la Coppa delle Piane. Ma alla gara di ieri non volle mancare e dimostrò ancora una volta il suo valore e la sua sicurezza di sciatore, assicurandosi il primato che sembrava invece dovesse essere facile conquista di Cesare Ferriani, la giovane e già valorosa speranza degli sciatori bolognesi, forse il miglior elemento del nostro Appennino, lo stesso che si classificò primo assoluto due settimane fa alle Piane nella gara del Trofeo U.B.E., e che ha al suo attivo magnifiche affermazioni in gare importanti delle Alpi.
Ecco la classifica:
1°) Tonelli Ignazio (Sci Club Modena) in 6’29”
2°) Ferriani Cesare (U.B.E. Bologna) in 6’37”
3°) Rasi Mario (G.U.F. Belluno) in 6’54”
4°) Codecà Alessandro (G.U.F. Bologna) in 7’03”
5°) Campani Dino (Sci Club Modena) in 7’21”
6°) Ferrari Raffaele (Sci Club Pavullo) in 7’27”
7°) Ferri Tommaso (U.B.E. Bologna) in 7’32”
8°) Tarabini Nino (Sci Club Modena) in 7’34”
9°) Sama Umberto (Sci Club Romagna) in 7’47”
10°) Ferrari Guido (G.U.F. Bologna) in 7’48”
Seguono altri sei concorrenti. (R.C.)

La quinta edizione de “La Coppa delle Piane” ebbe luogo il 6-3-1932. La cronaca di questo avvenimento l’abbiamo sempre dal settimanale modenese “La settimana modenese” (Anno III, NN. 9-10).
L’articolo di presentazione così, tra l’altro, diceva:
“…In totale, quindi, una ventina di squadre composte di elementi che già in questa stagione hanno partecipato anche a manifestazioni locali e nazionali di prima importanza. La stagione veramente propizia e la perfetta organizzazione da parte dello “Sci Club Modena”, non disgiunte dall’interesse che ogni anno maggiormente acquista la “Coppa delle Piane”, faranno convenire al bellissimo campo una folla di sportivi e di appassionati e la manifestazione avrà il più felice dei successi….La Giuria sarà composta come segue: Presidente: Vandelli Console Cav. Geom Fausto – Vice Presidente: Ing. Enzo Guastalla – Membri: Castelfranco Renato, Rag Piero Ricci – Direttore di gara: Ignazio Tonelli”.
Ed ecco la cronaca della gara:
“Un migliaio e più di persone provenienti dalle maggiori città della nostra regione sono convenute domenica scorsa alle Piane di Mocogno per partecipare e assistere alle diverse manifestazioni sciatorie. Coincidevano infatti nella stessa giornata, oltre il Raduno regionale della F.I.E., le prove del conseguimento dei brevetti di Sciatore dopolavorista, il campionato regionale femminile, la gara sciatoria per la disputa dell’ambito trofeo “Coppa delle Piane”.
Questa gara ha saputo, anche in questa sua 5^ edizione, richiamare un forte numero dei migliori elementi che i diversi Sci Club hanno saputo formare con amorosa assistenza allenandosi sui diversi campi dell’Appennino.
Ben 29 furono i partenti e 7 squadre denunciate. Pollacci Pellegrino, modenese di Sestola ma militante sotto i colori dell’U.B.E. di Bologna, si è aggiudicato la vittoria e meritatamente egli ha aggiunto questa sua affermazione alle altre già riportate sia nei campionati Emiliani che nelle gare svoltesi a Sestola qualche settimana fa.
Mucci, Remitti e Benvenuti, che figurano rispettivamente al 2°, 4° e 8° posto nella classifica, riuniti in squadra, riuscirono ad aggiudicarsi la “Coppa delle Piane” che risulta così vinta dallo Sci Club Pievepelago (Dopolavoro Barigazzo).
Seconda squadra classificata fu quella dello Sci Club Modena (Mino Ferrari Amorotti, Agostino Pranzini e Renzo Ferrari Amorotti) e avrebbe ottenuto un tempo totale ben minore se uno dei componenti non fosse stato attardato da una paurosa caduta.
In complesso pienamente riuscita la manifestazione sia dal lato organizzativo che da quello sportivo, e questo va a tutto merito degli appassionati organizzatori dello Sci Club Modena e dei concorrenti che hanno saputo portare a compimento una prova ben ardua; e se la violenta bufera di neve non avesse con la sua insistenza tormentato per l’intera durata della gara, ben maggiore sarebbe stato l’interesse del pubblico.
Nel pomeriggio poi si sono svolti i Campionati Emiliani femminili, organizzati dallo Sci Club Bologna, al cui appello ha risposto una quindicina di sciatrici.L’ambito titolo di “Campionessa emiliana” spetta alla piccola e simpatica Natalina Gatti che da qualche anno ambiva e lottava per questo primato che è riuscita a strappare alla Cesarina Vedovelli e alla Maria Borgheggiani, rispettivamente 2^ e 3^ classificata. Con compiacimento notiamo che le tre migliori classificate sono dello Sci Club Modena e che all’8° posto figura un’altra concorrente dei nostri colori: la Maria Bianca Bussi”.

Gli stessi giovanotti, ai quali la G.I.L. aveva donato i materiali anni prima, furono , subito dopo la fine della guerra, i protagonisti della rinascita dello sci sull'Appennino Modenese.

Già nel '46 la F.I.S.I., appena costituita, si adoperò con il C.A.E. (Comitato Appennino Emiliano) per far crescere Sci Club locali. In quell'anno si affiliarono lo Sci Club di Sestola, il CAI Modena, gli Sci Club di Barigazzo, di Piandelagotti e di Pavullo. Già da allora gli Sci Club si specializzarono: quelli dell'alto Appennino, in particolar modo Sestola con alcuni suoi rappresentanti (Franca Menetti, Franco Pianelli, Roberto Boselli) che entrarono in Nazionale, raccolsero le adesioni degli appassionati delle discipline Alpine, mentre quelli delle zone di Frassinoro, Barigazzo, S. Anna Pelago, Piandelagotti e Pavullo portarono avanti le tradizioni dello sci Nordico (da ricordare il grande Bruno Remitti, di Barigazzo, che fu poi maestro dei grandi fondisti dello Sci Club di S.Anna Pelago Palmiro Serafini, Bruno Bernardi, Baldo Bernardi, Luciano Picchietti e di Tonino Biondini dello Sci Club di Frassinoro). Tra quelle più note degna di menzione è pure la Società Sportiva "La Veloce" di Fiumalbo: fondata nel 1922, anche se la sua attività prevalente era in ambito calcistico, ebbe molti suoi sciatori che si misero in luce.

Oggi gli Sci Club modenesi sono una grande macchina organizzatrice e muovono rilevanti interessi economici.

Le Società affiliate alla F.I.S.I., nella provincia di Modena, sono 40 con oltre 4.300 tesserati, un patrimonio che fa di Modena la provincia emiliana con il più alto numero di sciatori. Ci sono impianti e scuole di sci di ottimo livello e i giovani dotati possono farsi valere.

Tra quelli venuti alla ribalta in questi ultimi anni, da citare innanzitutto la sestolese Barbara Milani, facente parte della Nazionale Italiana Femminile e la fiumalbina Chiara Berti dello Sci Club "Val di Luce". Altri atleti di valore, sempre per le discipline alpine, sono Manuel Bonucchi e Elisa Rocchi dello Sci Club di Sestola, Gabriele Boganini del Gianni Sport, Federico Lenzini e Jacopo Moretti dello Sci Club Riolunato, la pievarola Elena Cabonargi dello Sci Club "Val di Luce". La squadra emiliana di sci nordico è composta tutta da modenesi: fra questi spiccano Simone Biondini, Giacomo Bonomini e Barbara Biondini, punta di diamante dello Sci Club Frassinoro.

Ed ecco la posizione degli "Sci Club" modenesi nella graduatoria nazionale delle Società, per lo Sci Alpino, al termine della stagione '95-'96:

Posizione

Sci Club

25° S. S. Sci Club Sestola
86° Sci Club Riolunato
113° Sci Club Fanano 2001
231° Fiumalbo Superski Sport Club
376° Sci Club Pavullo
446° Sci Club Polisportiva Palagano
447° Sci Club Cima Cantiere