Nel 2009, su iniziativa del Comune di Pavullo nel Frignano, nacque l’idea di pubblicare un libro che trattasse la biografia sportiva di Romeo Venturelli: tante cose, più o meno esatte, si dicevano, infatti, sulle sue varie imprese, sportive e non, e si avvertì la necessità di “mettere nero su bianco” e di dare il compito ad un famoso giornalista sportivo di scrivere, sulla base di documenti e testimonianze, la biografia sportiva del Campione di Sassostorno.
Il Comune espresse questo suo desiderio ad Enti e Associazioni di Pavullo, che aderirono all’iniziativa collaborando nel finanziamento dell’opera: la Banca Popolare dell’Emilia-Romagna, il Lions Club di “Pavullo e del Frignano” e il Rotary Club del Frignano.
L’autore designato fu Marco Pastonesi, famoso giornalista, specializzato sulle cronache ciclistiche delle più importanti corse del calendario internazionale, de “La Gazzetta dello Sport”.
Nel marzo 2010 il libro era cosa fatta: il titolo scelto fu “MEO VOLAVA Avventure e sventure di Venturelli” (con una fuga di Gianni Mura e uno scatto di Davide Cassani).
La lettura del libro è avvincente, con una cronaca particolareggiata di quegli anni eroici e con uno stile letterario nello stesso tempo preciso e fluente: in modo dettagliato sono narrate non solo le imprese di “Meo” ma anche di tutti quei suoi coevi Campioni che gli furono degni avversari. Il quadro che ne risulta lo si può benissimo definire “romantico”.
L’Autore ha ricercato testimonianze in varie parti d’Italia. Innanzitutto, ovviamente, a Pavullo nel Frignano (dove ha soggiornato per parecchi giorni interrogando persone a destra e a manca e trovando in Trento Montanini, lucidissimo nella memoria nonostante le sue 95 primavere, una fonte inesauribile di notizie), ma anche in Toscana (dove “Meo” aveva corso, e vinto, parecchie corse) e nel Lazio (regione nativa del suo grande avversario Livio Trapè). La bibliografia, sia per la ricerca di articoli originali che di documentazione fotografica, è stata quanto mai ampia e qui occorre sottolineare la citazione anche del nostro sito quale preziosa fonte informativa.
Si vuole qui riportare solo quanto l’Autore ha scritto nell’ultima facciata del libro: “Romeo Venturelli, da Sassostorno di Lama Mocogno, Appennino Modenese. E’ un selvaggio, un anarchico, una forza della natura. Il suo istinto è scandaloso. La sua energia non conosce confini. Le sue voglie non hanno freni. Nato povero, cresciuto povero, è destinato alla povertà. Finchè non sale su una bici, e la bici diventa un cavallo magico, alato, capace di trasportarlo nella favola: ogni desiderio sembra potersi esaudire. Meo ha una carriera folgorante. Corre e vince. Quando vuole. Perché qualche volta non è la vittoria a interessarlo, ma il modo: a cronometro, in volata, per distacco. Si prende il lusso di stravincere. E’ l’unico, Meo, a mettere d’accordo Bartali e Coppi, il primo direttore sportivo e il secondo capitano, insieme in una squadra, la San Pellegrino, per lanciare Venturelli nella storia del ciclismo. E invece no. Quante ne combina, Meo.”
La presentazione ufficiale del libro ha avuto luogo nella serata di giovedì 23 marzo 2010, al termine dell’intensa giornata ciclistica nella quale si era svolta la tappa “Pavullo-Pavullo” della corsa a tappe “Coppi-Bartali”. Il cinema-teatro “Walter McMazzieri” era stracolmo di gente.
La serata è stata condotta da Giancarlo Cappellini, giornalista de “La Gazzetta di Modena” e esperto in ciclismo: vi sono state le presentazioni del Sindaco di Pavullo, Sig. Romano Canovi, e dei Presidenti dei Lions e Rotary Club, Francesco Marzani e Lamberto Zini, e poi ha preso la parola Marco Pastonesi che ha presentato la sua opera interrogando i vari Ospiti presenti.
Il posto d’onore, naturalmente, era occupato da Romeo Venturelli, cui facevano corona molti Campioni del passato: Vittorio Adorni (Campione del Mondo a Imola, nel 1968), Livio Trapè, i fratelli pavullesi Gabriele e Giordano Giusti e altri. Presente anche il Sig. Trento Montanini, icona storica del ciclismo pavullese. Presenti anche numerosi giornalisti sportivi, tra cui Giuseppe Castelnovi (“Castel”) già de “La Gazzetta dello Sport”.
Il Dr. Leo Lo Russo, infine, ha preparato un magnifico DVD, raccogliendo vari filmati dei primi anni ’60 dall’archivio della RAI-TV: particolarmente apprezzata la parte testimoniante la tappa a cronometro (sia per le immagini della corsa che per le interviste post-gara) di Sorrento del Giro d’Italia 1960, dove Romeo conquistò, seppur per un giorno solo, la “maglia rosa”.
Al termine della serata è stata consegnata al Sindaco di Pavullo una bicicletta da corsa appartenuta a Romeo Venturelli, da mettere in bella mostra in un ambiente del Comune a testimonianza delle sue imprese sportive che fecero balzare Pavullo sulle prime pagine dei “media” del tempo.
Domenica 11 aprile 2010, a Cutigliano (Pistoia), si è tenuto, presso la Sala Consigliare del Municipio, un pubblico Convegno dal titolo “IL GIRO D’ITALIA NELLA MONTAGNA PISTOIESE E NEL FRIGNANO. Ricordo dei passaggi del Giro sulle nostre strade e della prima grande impresa di Fausto Coppi”
Il Convegno è stato organizzato dai Lions Club “Pavullo e del Frignano” e “Abetone-Montagna Pistoiese” per ricordare il 70° anniversario della tappa Firenze-Modena del Giro d’Italia 1940 (nella quale rifulse, per la prima volta, la classe e la forza di Fausto Coppi, poi vincitore, per la prima volta, della grande corsa a tappe italiana) e il 50° anniversario della morte del “Campionissimo”. Il Convegno era stato patrocinato dai Comuni di Pavullo e del Frignano, di Cutigliano (presenti i due Sindaci) e di Abetone. Di prima mattina (in un’atmosfera da “tregenda” con freddo intenso, nebbia e una fitta nevicata) due delegazioni dei Clubs si sono incontrate poco alla Curva “Lamberti” sopra Pianosinatico, dove è stata da tempo messa una lapide in ricordo di Fausto Coppi: a Sua memoria è stata deposta una corona d’alloro.
La Sala Consigliare era occupata in ogni ordine di posti: tra le varie Autorità Civili e Sportive presenti, anche il Gen. Bernardini, Comandante dell’Accademia Militare di Modena e nativo di Cutigliano e Alfredo Martini, ex C.T., per molti anni, della Nazionale di Ciclismo. All’inizio della giornata è stato osservato un commovente minuto di silenzio in ricordo di Franco Ballerini, attuale C.T. della Nazionale recentemente scomparso in un tragico incidente (era “navigatore” di una vettura in gara) durante un rallye toscano (Ballerini aveva già assicurato la sua presenza al Convegno).
Moderatore è stato Leo Turrini, noto giornalista sportivo de “Il Resto del Carlino”, mentre relatori sono stati Giuseppe Castelnovi, giornalista specialista in ciclismo già per molti anni al servizio de “La Gazzetta dello Sport”, e Alessandro Tonarelli, giornalista de “La Nazione”, che ha evocato ricordi poco noti, ma particolarmente interessanti, di Gino Bartali riguardo quella famosa tappa del Giro d’Italia del 1940 (la relazione integrale di Giuseppe Castelnovi è riportata nel capitolo “Le corse nel Frignano”, nel ricordo sempre del Giro del 1940). Particolarmente apprezzato l’intervento di Alfredo Martini e quanto mai “simpatico” quello di Romeo Venturelli (facente parte della “delegazione” pavullese insieme a Giordano Giusti e a Trento Montanini) che ha ricordato alcuni momenti vissuti vicino al “Campionissimo”.
Romeo è stato pure presente alla presentazione del libro “Meo volava” domenica 29 agosto 2010, a Fiumalbo.