Luca Covili
Luca Covili nacque a Pavullo nel Frignano (Modena) il 10-2-1997, residente nella frazione pavullese di S. Antonio.
Autentico prodotto del vivaio della U.S. PAVULLESE, gareggiò con la sua classica maglia bianco-celeste (quella che fu, nei mitici anni ’50, di Romeo Venturelli e dei fratelli Giordano e Gabriele Giusti) fino alla categoria “Allievi” per poi passare, nel 2015, in quella “Juniores”.
Il 2015 vide quindi Luca Covili, come “juniores”, correre per la NOCETO NIAL – CYCLING TEAM di Reggio Emilia. Ecco i principali risultati di quell’anno:
17 marzo: 1° (in solitario) a Genivolta (Cremona)
31 marzo: 2° a Reggello (Firenze)
3 maggio: 17° al Gran Premio Sportivi Sovilla – La Piccola Sanremo
7 giugno: 54° al Gran Premio dell’Arno
14 giugno. 4° a Luzzara (Reggio Emilia)
26 luglio: 3° a La Stella (Firenze)
9 agosto: 3° alla Firenze-Faenza (“sulle strade del Passatore”) dietro a Savini e a Galuzzi
4 – 6 settembre, 15° al Giro della Lunigiana (3 tappe)
13 settembre 18° al Trofeo Buffoni
27 settembre: 2° a Olgiate Molgora (Lecco)
Nel 2016 fece il grande salto fra i dilettanti con la prestigiosa PALAZZAGO AMARU di Bergamo, la stessa squadra che aveva lanciato Fabio Aru. Principali risultati dell’anno:
13 – 17 luglio: 15° (7° tra i giovani) al Giro Ciclistico della Val d’Aosta (5 tappe, con suo miglior piazzamento nella terza Valtournenche – Breuil Cervinia, dove finì 13°)
14 agosto: 19° al Gran Premio Sportivi di Poggiana
2 ottobre: 26° al Piccolo Giro di Lombardia
Il 2017 iniziò, sempre come dilettante, nella squadra PALAZZAGO AMARU, diretta dal grande tecnico Olivano Locatelli e da sempre formazione di riferimento nel panorama dilettantistico.
Le caratteristiche di passista-scalatore imposero Luca Covili all’attenzione dei tecnici della Federazione che gli affidarono, dal 23 al 30 aprile 2017, la maglia azzurra nella Vuelta de la Juventud, in Colombia, corsa a tappe riservata agli “under 23”. I sei Under 23, convocati per la Vuelta de la Juventud dal Coordinatore Squadre Nazionali Davide Cassani su indicazione del C.T. Marino Amadori, furono: Branchini Giulio, Covili Luca, Fabbro Matteo, Lucca Riccardo, Negrente Marco, Scaroni Cristian. La squadra fu diretta da Marino Amadori. Luca Covili fu il miglior italiano in classifica generale, dopo essere stato così presentato sui siti ufficiali della corsa: Luca Covili can climb as well, curious to see how he goes here as well!
Altri risultati del 2017:
13 maggio: 3° ai Muri Fermani (Fermo – Ascoli Piceno)
1 – 4 giugno: 16° Grand Prix Priessnitz (Repubblica Ceca) (4 tappe)
9 – 15 giugno: 17° al Giro Ciclistico d’Italia “under 23” (7 tappe). Luca Covili (6° tra i giovani e 13° nella classifica del Gran Premio della Montagna) nel finale dell'ultima tappa del Giro d'Italia Under 23 stava per mettere a segno il colpo grosso: «A circa 25 km dal traguardo di Campo Imperatore mi sono accodato ad un colombiano. Il vento contrario ci faceva soffrire, ma noi abbiamo resistito. Poi a 5 km dal termine, sono rimasto solo. Il gruppo era alle mie spalle, ho cercato di resistere, ma sotto l'arco dell'ultimo chilometro il sogno di vittoria è svanito. Su di me sono arrivati, sei-sette corridori, compresa la maglia rosa. Gran finale e io mi sono salvato chiudendo al settimo posto». Per Luca il sogno di vittoria svanì proprio in vista del traguardo: tuttavia, dopo aver vestito nel 2017 la maglia azzurra in Colombia e in Germania, si vociferava che potesse partecipare al Tour de l'Avvenire. Il C.T. Marino Amadori era molto interessato a Luca: «Visto come si è mosso nel finale di questo Giro d'Italia, potrebbe anche essere inserito nella formazione azzurra che prenderà parte alla corsa francese. Covili è molto adatto alle lunghe salite e in Francia non mancano».
12 – 16 luglio: 6° al Giro Ciclistico della Val d’Aosta (4 tappe)
23 luglio: 5° alla Bassano – Montegrappa
16 agosto: 20° al Gran Premio Capodarco
A metà stagione Luca Covili passò alla squadra AMORE & VITA – SELLE SMP
.
25 agosto: 11° alla Pro Otztaler 500
16 settembre: 80° al Memorial Pantani
1 ottobre. 40° al Piccolo Giro di Lombardia
Con la stagione 2017 appena conclusa e con quella 2018 ancora in cantiere, la BARDIANI-CSF guardò già oltre mettendo sotto contratto, a partire dal 2019, il promettente scalatore Luca Covili. Bruno e Roberto Reverberi, i manager Bardiani-CSF: “Covili è il miglior prospetto per la salite che il dilettantismo italiano offre in questo momento e non ce lo siamo lasciati scappare. Siamo convinti sia un colpo importante per il futuro della nostra squadra, un inserimento di grande qualità con ampi margini di crescita”. Luca Covili: “Scegliere di iniziare la mia carriera tra i prof con la Bardiani-CSF è stato semplice. Sono felice e sicuro della mia decisione, sia per la struttura della squadra sia per le ottime opportunità che garantisce ai suoi giovani. L’investimento della famiglia Reverberi mi responsabilizza e stimola alla grande: voglio ripagare la fiducia lavorando duro nel 2018 per crescere e farmi trovare pronto per il salto definitivo tra i prof”.
Il 2018 iniziò per Luca Covili con i colori della squadra toscana G.S. MASTROMARCO, con direttori sportivi Gabriele Balducci e Alberto Ancillotti. Risultati:
1 aprile: 67° al Trofeo Piva a Col S.Martino
16 – 20 aprile: Giro delle Alpi
Per la prima volta, ormai prossimo al professionismo, Luca Covili si cimentò direttamente con autentici campioni del ciclismo internazionale: Thibaut Pinot, Chris Froome, Fabio Aru, Luis Leon Sanchez, Domenico Pozzovivo etc …
85° nella 1^ tappa Arco-Folgaria a 13’00” da Pello Bilbao. 57° nella 2^ tappa Lavarone-Fiemme (Alpe di Pampeago) a 4’47” da Miguel Angel Lopez. 70° nella 3^ tappa Ora-Merano. 53° nella 4^ tappa Chiusa-Lienz. Ritirato nelle 5^ e ultima tappa Rattemberg-Innsbruck. Quel Tour des Alpes fu vintio dal francese Thibaut Pinot.
28 aprile – 1 maggio: Toscana Terra di Ciclismo Eroica
In questa gara a tappe, finì 8° in classifica generale: 30° nella tappa Paganico-Cinigiano, 7° nella Radicofani-Abbadia San Salvatore (vetta del monte Amiata), 13° nella Marciana della Chiana-Buonconvento.
7 giugno – 16 giugno: Giro Ciclistico d’Italia “under 23” (10 tappe)
151° nel prologo di Forlì, 100° nella Riccione-Forlì, 36° nella Nonantola-Sestola, 90° nella Rio Saliceto-Mornico al Serio, 16° nella Mornico al Serio-Passo Manivia, 19° nella Darfo Boario Terme-Dimaro Folgarida (Malga di Dimaro), 31° nella Dimaro Folgarida-Pergine Valsugana, poi Schio-Pian delle Fugazze, Levico Terme-Asiago, Conegliano-Vladobbiadene (semitappa) e cronometro (semitappa) de Il Muro di Cà del Poggio. Luca Covili finì 12° (2° degli italiani dietro a Alessandro Covi, classe 1998, 11° a 5’59”) nella classifica generale finale, a 6’12” dal vincitore, il russo Aleksander Vlasov, classe 1996, che precedette gli inglesi Mark Donovan (di 15”) e Stephan Williams (di 1’12”)
Il 15 luglio 2018 fu 20° nella “Under 23 Road European Championships” (Repubblica Ceca).
Il 25 settembre 2018 fu 46° alla “Ruota d’Oro”, a 43” dal vincitore, corsa a Terranuova Bracciolini (Arezzo). Dal mese di agosto completò il suo percorso di maturazione nel vivaio Mastromarco. “È un ragazzo talentuoso che ha già assaggiato il professionismo nel 2016 e nel 2017 facendo alcune esperienze con la nazionale italiana e con il team continental Amore & Vita. Siamo sicuri che questi mesi di lavoro insieme saranno proficui sia per noi che per il ragazzo” spiega il D.S. Balducci.
Alla fine del 2018 Pavullo nel Frignano omaggiò, con molto affetto, Luca Covili per il suo grande
salto sportivo: il 21enne ciclista di Sant'Antonio il prossimo anno farà il suo ingresso nel mondo dei
professionisti con la maglia della Bardani-CSF e, dopo quasi 60 anni, sarà il primo ciclista
pavullese professionista dai tempi – prima metà degli anni ’60 del secolo scorso – di Romeo “Meo”
Venturelli e di Gabriele “Bebe” Giusti. Nel corso del 2018 ha avuto modo di distinguersi soprattutto
al Giro d’Italia Under 23, nel quale però ha soltanto sfiorato la “top ten” finale, perdendola l’ultimo
giorno per una caduta.
In vista del 2019 Luca Covili affermò: “L’avvicinamento al ciclismo per me è stato il più naturale
possibile dato che i miei genitori o nessuno dei miei genitori lo ha mai praticato. Fin dall’età di
cinque anni avevo il desiderio di andare in bici e ho iniziato a praticare ciclismo dalla categoria
G1. Nel frattempo ho provato anche diversi altri sport come atletica, calcio, sci, nuoto ecc. ma
nessuno mi dava grandi emozioni e sensazione di libertà come il ciclismo, perciò ho deciso di
intraprendere questa bellissima strada. Sono uno scalatore puro e dò il meglio di me sulle salite
molto lunghe (dai 10/15km in sù) e sulle pendenze più ardue. La salita mi è sempre piaciuta e per
me è come un continuo mettersi in gioco e superare se stessi. Il mio obbiettivo a breve termine è
quello di migliorare costantemente sia il mio punto forte, la salita, che i punti deboli quali lo sprint
e la cronometro nei quali già in questo periodo sto ottenendo grossi miglioramenti rispetto alle
passate stagioni. E, ovviamente, avere un buon approccio fin da subito nel mondo del
professionismo ed essere competitivo, con il grande sogno che sarebbe quello di correre il Giro
d’Italia. Invece, tra gli obiettivi a lungo termine, mi piacerebbe vincere la tappa Regina con arrivo
in quota di un’importante giro a tappe. Nel 2018 ho corso il Giro d’Italia under 23, nel quale ho
perso la top ten proprio nella prima semitappa dell’ultimo giorno per una caduta a 6 chilometri
dall’arrivo dove ho perso circa 1’30” nella classifica generale. Come detto precedentemente mi
piacerebbe moltissimo partecipare al Giro d’Italia dei “grandi” e sono consapevole che le tre
settimane di corsa saranno durissime sia a livello fisico che mentale, ma sono anche convinto che
con la giusta preparazione posso fare grandi cose. La decisione comunque starà ai dirigenti della
Bardiani – CSF in base a come mi vedranno nelle competizioni precedenti. Qualunque sarà la loro
decisione sono convinto che sarà quella giusta. In questo primo anno da professionista so che mi
dovrò guadagnare il posto nel gruppo. Ho già corso diverse gare tra i professionisti come il Tour of
the Alps, la Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Memorial Pantani, 3 Valli Varesine e la Ötztal Pro
Classic (con 5500m di dislivello) in cui ho ottenuto un 10° posto dietro a grandi corridori. Penso
che il modo di correre mi si addica maggiormente rispetto al dilettantismo in cui spesso e volentieri
non c’era una logica, ma so anche che il ritmo nel finale è molto più elevato. Mi piacerebbe (se lo
dovessi fare) essere competitivo al Tour of the Alps così da farmi vedere, ottenere un posto in
squadra per il Giro d’Italia, dare il massimo per aiutare il team e fare una grandissima esperienza
che mi servirà moltissimo per migliorare”.
Fino ad aprile 2019 Luca Covili ottenne i seguenti risultati con la Bardiani-CSF:
17 febbraio: rit. al “Trofeo Laigueglia”;
dal 20 al 24 febbraio: 78° nella classifica generale della “Vuelta a Andalucia Ruta Ciclistica del
Sol” (Spagna);
dal 27 al 31 marzo: 64° (16° tra i giovani) nella “Coppi e Bartali”;
dal 22 al 26 aprile: 30° (4° tra i giovani) nel “Tour of the Alps” a 23’15” dal vincitore, il giovane
russo Pavel Sivakov, e a 22’42” dal grande Vincenzo Nibali, 3° in classifica generale.
Dall’11 maggio al 2 giugno 2019 prese parte, per la prima volòta, all’ 84° GIRO D’ITALIA con la maglia (n.53) della Bardiani-CSF (secondo corridore ciclista pavullese a prendere parte alla più importante corsa a tappe italiana, dopo Gabriele “Bebe” Giusti nel 1962, e terzo frignanese considerando la partecipazione del 1960 di Romeo “Meo” Venturelli, da Sassostorno di Lama Mocogno). Dopo 21 tappe, giunse 84° nella Classifica Generale, a 3h20’58” dal vincitore Richard Carapaz (142 i corridori classificati alla fine). Suo miglior risultato di tappa fu il 14° posto nella Cuneo-Pinerolo, a 3’05” dal vincitore Cesare Benedetti. Un ottimo risultato finale, quello di Luca, tenuto conto di essere stato in grado di tagliare il traguardo finale da debuttante nella grande corsa.
Il 9 giugno giunse 46° al G.P. Città di Lugano.
Dal 20 al 23 giugno fu poi 34° al Giro dell’Occitania, in 4 tappe in territorio francese.
Il 30 giugno fu costretto al ritiro nella prova unica del Campionato Italiano su Strada, con partenza a Borgo Val di Taro (Parma) e vinto da Davide Formolo.