Marco Mantovani
Nato a Pavullo nel Frignano il 12-10-1977, abitante a Pavullo nel Frignano.
Nel 1997 (non aveva mai corso prima) ha esordito, nel quartiere fieristico di Reggio Emilia, nella manifestazione promozionale “Caccia al Campione”, di formula “challenge” (inseguimento), al volante di una Fiat “500”. Erano presenti 6 squadre, ciascuna delle quali formate da un giovane pilota esordiente e da un affermato pilota professionista: a Marco era stato abbinato Alex Caffi, che aveva già militato anche nel campionato mondiale di F.1 (altri piloti professionisti erano, tra gli altri, Luigi Moccia e Maurizio Mediani).
Alla fine dell’anno partecipò alle finali al “Motor Show” di Bologna, individualmente: finì 2°.
Dopo il Servizio Militare, nell’agosto 1999 acquistò il suo primo go-kart da Daniele Bazzani (“Cimino”), uno dei titolari di “Autoveco” di Pavullo. Lo stesso “Cimino” fece entrare Marco nel “Team Stefano Kart” di Maranello, diretto da Stefano Bonacorsi (vincitore, tra l’altro, del circuito cittadino di Pavullo, organizzato alla fine degli anni ’80). Per la stessa squadra correva anche Andrea Bertolini (poi collaudatore della Ferrari F.1 e campione del mondo nel GT-FIA nel 2007 e nel 2009), del quale Marco fu meccanico.
Nel 2001 esordì nella sua prima gara di “100 Senior”, nel campionato italiano U.I.S.P., senza disputarlo completamente. L’esordio avvenne sulla pista di Cervia, mentre i primi punti li ottenne su quella di Mantova (il campionato U.I.S.P. era, sia come importanza che come onere economico, subito dopo quello della F.I.K., che organizzava anche Trofei in gare singole).
Nel 2002 fece tutto il campionato italiano U.I.S.P. nella “100 Senior”, classificandosi al 2° posto della Classifica Finale dietro al carpigiano Roberto Pancaldi, suo compagno di squadra. Non riuscì a vincere nessuna delle dieci gare in programma, pur conquistando il suo primo podio (3° posto) a Mantova, dietro a Fabio Simonini e Andrea Breviglieri.
Nel 2003 disputò ancora tutto il campionato italiano U.I.S.P. “100 Senior” e lo vinse, aggiudicandosi tre degli appuntamenti in programma (Campione Italiano U.I.S.P. della “100 Senior”).
Nel 2004 fu ancora 2° nel campionato italiano U.I.S.P. “100 Senior”, dopo un bel “testa a testa” con Luca Rossini di Portile (Modena). I due erano a pari punti prima di “gara 2” dell’ultimo appuntamento della stagione, nella quale Marco arrivò dietro Luca per il progressivo sgonfiamento di una gomma posteriore.
Nel 2005 fece solo gare isolate nella “100 Senior”, sia nella U.I.S.P. che nella F.I.K. In alcuni Trofei della F.I.K. si comportò egregiamente, vincendo nel circuito cittadino di S.Carlo di Cesena (dove, tra i V.I.P., erano presenti anche Felipe Massa e Marco Melandri) e conquistando il secondo posto finale (dopo un secondo posto in entrambe le gare in programma) nel circuito di Ala di Trento, un magnifico tracciato, con numerosi saliscendi che ricordano il circuito del Mugello, che è sempre molto piaciuto a Marco.
Con il “Team Stefano Kart”, fu uno dei sei piloti formanti l’intero equipaggio in gara nella “500 Miglia di Milano”, un bel Trofeo, della durata di circa 12 ore, non organizzato dalla Federazione: su un totale di 30 equipaggi, si classificarono all’8° posto.
Nel 2006 disputò sempre gare singole sia nella U.I.S.P. che nella F.I.K., nella categoria “100 Club”. Nella F.I.K. disputò, in tutto, sei gare, delle quali due a Parma, una al Trofeo di Lonato e un’altra al Trofeo Primavera sul circuito di Pomposa (Ferrara).
Nel settembre 2006 partecipò alla prova unica del Campionato Italiano Assoluto F.I.K. “100 Club”. Gli iscritti erano 90 e, dopo tre batterie di eliminazione e una pre-finale, riuscì ad essere tra i 20 piloti al via della finale. Verso metà gara occupava l’8° posto: a questo punto il kart che lo precedeva grippò il motore e quasi si arrestò, cosicché Marco, trovatoselo davanti, cercò di schivarlo con una pronta sterzata verso destra senza peraltro riuscirci appieno. Toccò il kart che lo precedeva che gli fece da “trampolino”: volò in aria e, dopo due interi “loops”, ricadde sulla pista sbalzato fuori dal suo mezzo. Mentre stava per rialzarsi, fu in pieno investito da un altro pilota che stava per sopraggiungere: inevitabile fu anche questo secondo violentissimo contatto e Marco fu di nuovo sospinto in aria ricadendo di nuovo, violentemente, sulla pista. Incidente tremendo nella sua dinamica ma che, fortunatamente, si concluse con traumi diffusi e con una frattura, in quattro punti, della clavicola destra. Dopo questo episodio Marco diede l’addio alle corse. Ancor oggi conserva il suo casco (con i colori dominanti rosso e blu e che, nella parte posteriore, riprende il disegno e i colori del casco di Ayrton Senna) che presenta ancora i chiari segni dei violenti contatti con l’asfalto.
Ha corso su quasi tutti i più importanti circuiti italiani: Parma, Mantova, Pomposa, Cervia, Ala di Trento, Jesolo, Castelletto di Branduzzo (Pavia), Lonato (Brescia), Busca (Cuneo), Rioveggio (Bologna). Tra i circuiti “cittadini”: Macerata, S.Carlo di Cesena, Cavarzere (Vicenza).
Dopo il termine della sua carriera di go-kart, si è dedicato all’alpinismo.
Ha fatto apprendistato nel 2007 alla Suola “Bismantova”, a fine 2007 ha qui conseguito il titolo di “Istruttore sezionale di alpinismo”, nel gennaio 2008 ha avuto inizio la sua attività didattica, sia teorica che pratica.
Nel suo “palmarès” alpinistico, da annoverare ascensioni “in media e alta” (tra le altre: Breithom occidentale, Bernina, parete nord della Presanella via Pezzotta, Marmolada, Grandes Jorasses, Monte Bianco, Anguille du Midi, punta Indren e punta Garstelet sul Monte Rosa), ascensioni invernali (tra le altre: Monte Giovo, Corno del Renon, Alpe di Succiso), vie di roccia (tantissime, tra cui la Cima Grande di Lavaredo), cascate di ghiaccio (Italia, Francia, Norvegia), arrampicate sportive, “dry-tooling” (misto moderno estremo), trekking, ferrate (Procinto, A.Zaccagna, Monte Forato, Foce Siggioli, Punta della Disperazione), sci-alpinismo (circa 40 salite di tipo agonistico in tutto l’Alto Adige membro squadra CA.S.T.A., battaglione alpini paracadutisti Monte Cervino, 1^ classificata Trofeo Zuffa del 1999) e speleologia (con guida, nella “galleria della neve” e nel “sifone del Bove”, entrambe nell’antro del Corchia).