Prof. Odone Federzoni

E' nato a Modena il 18-3-1934, è stato allenatore della squadra pavullese femminile di pallavolo dal campionato 1991-1992 al campionato 2006-2007.

CARRIERA COME GIOCATORE

Inizia l'attività nel 1947 con la Società modenese AVIA PERVIA. Gioca 13 campionati sempre con la stessa Società, allenata da Franco Anderlini, vincendo 5 scudetti di Campione d'Italia ('57, '59, '60, '62, '63).

Conta 20 presenze nella Nazionale Italiana, avendo esordito ai Campionati Europei di Praga nell'incontro Ungheria - Italia (3-0), il 30-8-'58. L'ultima sua presenza è stata nel Torneo di Torino nell'incontro Italia - Ungheria giov. (3-1), l'8-10-'61. Il suo miglior risultato è stata la conquista del 1° posto ai Giochi del Mediterraneo del 1959 (Beirut). Partecipa alla Coppa Europa a Maastricht (Olanda) nel 1959 e ai Giochi Mondiali Universitari.

Un incidente d'allenamento l'obbliga ad iniziare l'attività di allenatore (1963).

CARRIERA COME ALLENATORE

Dal 1963 allena, per 2 anni, la S.S. LA TORRE di Reggio Emilia, portandola dalla serie "B" alla serie "A".

Dal 1966 al 1969 allena la VIRTUS BOLOGNA, vincendo 2 scudetti di Campione d'Italia ('66 e '67); nel 1968 conquista il 3° posto e, nel 1969, giunge al 1° posto "ex-aequo" con la "Salvarani" di Parma (titolo al Parma, dopo spareggio).

E' stato allenatore della Nazionale Italiana in 112 partite: ha esordito a Bordeaux (30-5-'70) nello incontro amichevole Francia-Italia (2-3), e la sua ultima presenza sulla panchina azzurra è stata ai Campionati Mondiali del Messico, nell'incontro Italia-Canada (3-0, a Guadalajara il 27-10-'74). Come allenatore della Nazionale, i suoi risultati più importanti sono stati la conquista del titolo di Campione Mondiale alle Universiadi di Torino (1970), che rappresenta la prima vera grande affermazione della pallavolo italiana a livello mondiale, e la vittoria, a Napoli, della Coppa Europa (1973). Partecipa a due Campionati Mondiali (in Bulgaria nel 1970 e in Messico nel 1974), al Campionato Europeo di Milano (1971), a due Coppe Europa (ad Atene nel 1972 e a Napoli nel 1973), al Trofeo pre-olimpico di Monaco (1972), al Trofeo "delle 4 Nazioni di Tjlburg (1971) e al Trofeo " del Cinquantenario" di Sofia (1972).

Dal 1974 al 1976 è Direttore Tecnico Nazionale.

Nel 1977 ritorna ad allenare una squadra di Club, guidando, per due anni, la squadra maschile di Ravenna.

Nel 1979 passa al settore femminile, allenando, per 4 anni, la NELSEN di Reggio Emilia: conquista tre secondi posti e un 1° posto "ex-aequo" (1983) con la "Teodora" di Ravenna (titolo al Ravenna, dopo spareggio) e vince due Coppe Italia.

Dal 1983 al 1987passa alla guida della squadra femminile CIV & CIV di Modena, conquistando due secondi posti in campionato e vincendo una Coppa Europa "Cev"e una Coppa Italia.

Dal 1988 al 1990 è alla guida della squadra BRAGLIA di Reggio Emilia: conquista due secondi posti in campionato e vince la Coppa Italia. Nel 1990 decide di lasciare definitivamente l'attività.

Evidentemente, non fa i dovuti conti con la Società VIRTUS PAVULLESE, che vuole lanciare la pallavolo femminile: non sa resistere e così, nel Campionato 1991-1992, torna alla guida di 12 ragazzine pavullesi, partecipanti al Campionato Provinciale di 3^ Divisione, passando, in pochi mesi, dal "massimo" Campionato a quello "minimo".

Nell'anno 2000 lo troviamo sempre a Pavullo: soprattutto grazie alla sua immensa esperienza e al suo altrettanto immenso entusiasmo si devono i sensazionali risultati raggiunti, con 5 promozioni ottenute in soli 9 campionati, portando la pallavolo pavullese dal Campionato Provinciale di 3^ Divisione al Campionato Nazionale di serie B2, ottenuta al termine dell' entusiasmante stagione '98-'99.

Con la fine del Campionato 2000-2001 di serie "B2", il Prof. Odone ("Oddo") Federzoni ha terminato il suo decimo anno di Allenatore della squadra femminile di pallavolo di Pavullo (prima "VIRTUS PAVULLESE" e poi "MIRAGE VOLLEY PAVULLO"): e questo suo decimo compleanno è stato festeggiato nel migliore dei modi, con la conquista della promozione in "B1"!

Un vero record che rimarrà negli annali non solo dello Sport Pavullese, ma anche della pallavolo italiana: sei promozioni (partendo dalla 3^ Divisione) in dieci anni !

A commento della promozione in "B1", Francesco Marzani, a proposito di "Oddo", scriveva sul mensile "Polisportiva Pavullese News": "Non posso non spendere due parole per l'Allenatore, il Prof. Odone Federzoni, per tutti "Oddo". Il quotidiano "Il Piccolo" di Trieste, nell'articolo di presentazione dell'incontro di S.Giorgio di Nogaro del 2 giugno, lo definiva "Il Santone della pallavolo italiana": mai definizione fu più giusta e pertinente. Il giornalista locale si riferiva, naturalmente, alla sua carriera di atleta (vincitore di cinque scudetti e numerose partecipazioni nella Nazionale Italiana) e di allenatore (altri scudetti vinti e risultati prestigiosi tra le squadre di Club e altri traguardi conseguiti con la Nazionale Italiana, tra cui spicca la Medaglia d'Oro alle Universiadi di Torino del 1970). Anche qui non posso non essere d'accordo, però credo che l'etichetta di "santone", dopo aver calcato i campi di tutto il mondo, se la sia conquistata appieno a Pavullo, dove, in dieci campionati consecutivi, ha ottenuto ben sei promozioni, portando questo sconosciuto (dal punto di vista pallavolistico) Paese di Montagna dal nulla al "Gotha" della pallavolo italiana, allenando ed educando un gran numero di ragazze pavullesi che l'hanno sempre seguito con grande stima e affetto. All'inizio degli anni '90 Lui pensava di aver smesso con la pallavolo dopo aver conquistato tutto il possibile, ma non sapeva che il Destino gli riservava ancora ampi spazi per portare a termine quella che io ritengo essere stata la sua impresa più grande, un'impresa che solo un "santone" poteva portare a compimento. Grande, "Oddo", e'."ad majora" !".

Nel campionato 2001-2002 ha diretto, nella serie "B1", ancora la MIRAGE VOLLEY di Pavullo. Dopo sei promozioni, è giunta la prima retrocessione, con il ritorno della squadra nella serie "B2", al termine di un campionato irto di difficoltà e segnato dal grave infortunio della giocatrice più rappresentativa della squadra, Rossana Sciarabba, che ha dovuto lasciare i campi da gioco alla penultima giornata del girone di andata. Retrocessa in "B2", la Dirigenza della MIRAGE VOLLEY ha deciso di scendere in Serie "D", che Oddo ha condotto alla promozione in Serie "C" nel campionato 2002-2003. Dal 2003-2004 al 2006-2007 ha continuato ad allenare la squadra in serie "C", concludendo il suo 16° campionato consecutivo alla guida della formazione Pavullese .

Il campionato 2006-2007 si concluse con la retrocessione dalla serie “C”. La Polisportiva Pavullese decise allora una drastica rivoluzione nella “rosa” delle giocatrici, immettendo tante giovanissime e tutte frignanese: per far fare loro la dovuta esperienza, si decise di scendere fino nel campionato provinciale di 2^ Divisione. Alla fine ci fu la promozione in 1^ Divisione e un’altra promozione consecutiva, nel campionato 2008-2009, fece salire la Mirage Volley di “Oddo” Federzoni nel campionato regionale di serie “D”. Il campionato di serie “D” 2009-2010 si concluse oltre ogni aspettativa con la conquista del 5° posto in classifica finale e con il diritto a disputare i play-off, nei quali le ragazze pavullesi furono eliminate al primo turno dalla squadra di Imola.
Per il campionato 2010-2011, il Presidente Giuseppe “Cicci” Biagioni ha voluto mantenere l’organico con giocatrici tutte frignanese (per ben figurare nei tornei regionali ci sarebbe stato bisogno di acquisti di ragazze provenienti da tutta la regione) e ha preferito tornare nel campionato provinciale di 1^ Divisione.
Anche per l’annata 2010-2011 “Oddo” Federzoni (76 anni) è rimasto al timone delle ragazze pavullesi: in questo modo ha raggiunto il prestigioso traguardo di restare alla guida di una squadra per 20 anni consecutivi!

Nel libro dedicato alla pallavolo “50 anni sottorete” di Giovanni Rossi (edito nel 1994), la pag. 202 è dedicata a “Oddo” Federzoni: “Era aristocratico quarant’anni fa quando alla parrocchia della Crocetta gli davano del traditore perché era andato a giocare nell’Avia Pervia”. E’ aristocratico oggi che nella pallavolo dei protagonismi facili mette la sua fama di pluriscudettato ex cittì al servizio di una squadra di Prima Divisione femminile. Oddo Federzoni (Modena, 1934) è l’unico vero erede italiano della grande fratellanza Ymca. Quegli insegnanti di educazione fisica, cristiani, trasparenti e caritatevoli che nella diffusione del volley mettevano impegno, altruismo ed energia, avrebbero applaudito non senza compiaciuta enfasi il “curriculum vitae” di Oddo Federzoni, anima lunga e brizzolata della pallavolo italiana…Non una foto, non un trofeo, non una delle sue tante pubblicazioni tradiscono il passato. Eppure da giovane Federzoni era un martello potente e spietato. Lui, quando contava davvero, la palla la metteva giù…..A lui va benissimo essere nato con la generazione che ha ricostruito l’Italia piantando qua e là non di soppiatto, ma quasi, i pali e le reti di una sana passione. Come allenatore della nazionale maschile ha segnato un periodo importante. Negli anni ’70 fu il primo allenatore d’Italia cui offrirono di fare il professionismo in serie A. Rispose di no. E non se n’è mai pentito”.

Su “Il Resto del Carlino” dell’ 11 giugno 2001, compare un’intervista a “Oddo”: “Quando sono arrivato a Pavullo ero reduce da faticose esperienze di A, trovavo una squadra di Terza Divisione e mi ero detto che avrei fatto qualcosa così per passare il tempo, prima di smettere”. “Non pensavi certo alla B1”: “Assolutamente no, sono arrivato per divertirmi in panchina, dopo averci lavorato, poi ho trovato un Presidente entusiasta, il signor Biagioni, un gruppo di persone che sono diventate amici, e questa è stata la molla determinante per questa crescita, che mi fa tanto piacere per la Società, per la Città, per i Tifosi che ci seguono con grande affetto, e che anche a S.Giorgio di Nogaro si sono fatti sentire con sportività e civiltà”.

Sul settimanale “Vivo” il 15 settembre 2010 è stata pubblicata un’intervista alla ex-giocatrice di pallavolo Camilla Iulli, nata a Modena nel 1948, vincitrice di 6 scudetti con Fini Modena e con Scandicci e in nazionale per 13 anni consecutivi di cui gli ultimi 7 come “capitano”. Tra le altre cose si riporta quanto segue: “…Quando mi trasferii alle Nelsen Reggio nel 1980, avevo 32 anni e, per quei tempi, ero vecchia. Trovai una società molto carica, positiva anche nei confronti delle ragazze e giocai benissimo. Vissi una sorta di seconda giovinezza. Vincemmo una Coppa Italia e contendemmo il titolo allo “schiacciasassi” Teodora Ravenna. L’allenatore era Oddo Federzoni…”.

Su “La Gazzetta di Modena” del 12 agosto 2010, l’intera pagina 37 era dedicata ad un articolo-intervista su “Oddo” Federzoni, firmata da Fabio Rossi.
Titolo: FEDERZONI. SEMPLICEMENTE IL PROFESSORE
Sottotitolo: Un record: 20 anni in panchina a Pavullo. “Con le persone serie basta la parola”
L’inizio dell’articolo: “Semper fidelis”, come un vero Marine con la “M” maiuscola. Oddo Federzoni, 76 anni compiuti lo scorso 18 marzo, è il Leroy Jethro Gibbs del volley. Non comanda la mitica squadra del N.C.I.S. (serie tv che spopola da anni), ma ha l’indole del capo scolpita nel DNA e un carisma che avverti al solo sentirlo parlare”.
Ecco alcuni “passaggi”: “La mia pallavolo è sempre stata basata su principi che valgono più di ogni risultato: lealtà, serietà, dare il 100%, sempre, su ogni campo, in qualsiasi categoria tu ti metta in discussione…Il primo grande successo dell’Italia maschile lo ottenemmo noi, a Torino, nelle Universiadi del 1970. Per l’epoca fu qualcosa di straordinario, perché in quegli anni mica si vinceva nella pallavolo internazionale…Mi fanno ridere quelli che dicono che gli allenatori possono fare miracoli: possono essere bravi, ma se non hai la squadra, se non hai i giocatori, allora non vai da nessuna parte…Paula Weishoff è l’atleta più forte che ho avuto tra le professioniste…Nel 1990 decisi di smettere di allenare, avevo 56 anni, il mondo della pallavolo, almeno in serie A, stava cambiando e a me non piaceva più tanto, troppi dirigenti in panchina con mille compiti…Congedo illimitato? Nemmeno per scherzo. Alla sua porta bussa la Pavullese, società di Terza Divisione, sì avete capito bene, del livello più basso che esista nella scala del volley…Ricordo bene quel giorno, il presidente Biagioni e Lorenzo Baldini che mi spiegavano che per loro sarebbe stato un sogno se io avessi accettato di fare qualcosa di nuovo a Pavullo con un gruppo di ragazzine. Nessuno stress, nessuna pressione, solo gente per bene, lo capii immediatamente e accettai…Pavullo è la mia casa, la mia seconda famiglia, quello che andrò a iniziare sarà il ventesimo campionato, non so nemmeno dire quante ragazze siano passate nella nostra palestra e quanti campionati abbiamo vinto…Sei nei primi dieci anni, per salire dalla Terza Divisione fino alla B1, poi un ridimensionamento e ancora via (con altri tre campionati vinti) sui campi di tutta la regione…Quest’anno avremmo dovuto partecipare alla serie “D”, ma i tempi cambiano, di sponsor non se ne trovano, tutto è sulle spalle del presidente Biagioni, ancora lì, come me, dopo 20 anni. Oggi Lorenzo Baldini è il dirigente della società, il mio vice è Niki Badiali, molto bravo…Le ragazze di Pavullo gli hanno sempre voluto molto bene, come scrissero un giorno in uno striscione in palestra…Ho visto generazioni di loro allenarsi come e più di professioniste, in modo serio, con i valori che piacciono a me. Ne incontro alcune che ora hanno uno o due figli e sento che mi stimano, come io stimo loro. La più brava? Sicuramente Deborah Bertugli, lei avrebbe potuto giocare in serie A, ma farei torto a tante altre se non dicessi che Pavullo è stata la mia vera serie A in questi 20 anni, anzi molto meglio della serie A…”

Grande appuntamento per la pallavolo italiana quello della sera di lunedì 11 gennaio 2016 al Forum Monzani di Modena. Il noto giornalista Lorenzo Dallari, da alcune decadi dedito a scrivere e a tele commentare sulla pallavolo italiana e mondiale, ha organizzato la serata per presentare il suo volume “La leggenda azzurra”, descrivendo tutte le imprese della Nazionale Maschile di pallavolo dal 1948 a oggi. La stupenda serata – iniziata alle ore 21,00 e conclusasi alle 23,40 – è stata l’occasione per avere riuniti insieme in un’unica occasione la maggior parte degli allenatori e dei giocatori che hanno reso grande la Nazionale. Ovvio che uno degli invitati più importanti fosse proprio il prof. Odone “Oddo” Federzoni, prima giocatore e poi allenatore per quattro anni della Nazionale a cavallo degli anni ’70, alla cui guida fu conquistato il primo alloro internazionale con la vittoria, strepitosa e inattesa, alle Universiadi 1970 di Torino (allora le Universiadi erano seconde solo alle Olimpiadi e vedevano impegnate le più forti squadre del mondo con tutti i titolari, essendo questi, nella stragrande maggioranza, studenti universitari). Chiamato sul palco da Lorenzo Dallari, “Oddo” è stato accolto da scroscianti applausi: dopo l’intervista, si è visto arrivare sul palco una decina di quei giocatori che allora, da lui guidati, vinsero quella competizione. Grande emozione tra il folto pubblico presente e grande gratitudine per queste persone ormai “datate” ma che furono in grado di portare a termine una grande impresa.