Anno 1985-1986

LA SALUTE DEL BAMBINO NELL’U.S.L. N.18 E IL RISCHIO DI DIABETE

Questa è stata un’indagine, del tutto originale e senza nessun precedente nel nostro territorio, promossa dal Club e dall’U.S.L. n.18, con la collaborazione del Provveditorato agli Studi di Modena, del Distretto Scolastico n.20, della Divisione di Pediatria dell’Ospedale di Pavullo e del Servizio Materno Infantile dell’Età Evolutiva (S.M.I.E.E.).
Sono stati distribuiti 3.004 questionari in tutte le Scuole Elementari e Medie dei dieci Comuni del Distretto Scolastico n.20, per raccogliere dati sulla frequenza di malattie e sul rischio di diabete nell’età infantile. I questionari compilati dalle Scuole Elementari sono stati 1.573 (91,8%) e quelli dalle Scuole Medie inferiori 1.055 (81,6%): in totale sono tornati compilati 2.628 opuscoli pari all’87,4%, un dato che testimoniava l’ottima riuscita dell’iniziativa. I dati sono stati elaborati e i risultati sono stati pubblicati nel 1986 a cura del Club e ridistribuiti a tutte le Scuole suddette: la redazione conclusiva è stata a cura dei Soci Dr. Giovanni Ulrici e
Dr. Francesco Marzani.
Da questa indagine risultarono non solo dati interessanti sulla possibile incidenza futura di diabete, ma anche dati sull’incidenza pregressa di malformazioni congenite, obesità, malattie dei familiari e interventi chirurgici. I ragazzi che già avevano un familiare diabetico, e quindi soggetti a un rischio più elevato di contrarre la malattia in età adulta, sono stati consigliati di consultare il Medico Curante per i necessari provvedimenti, specie in rapporto ad una corretta alimentazione.
Un’ulteriore “appendice” dell’indagine è stata rappresentata dal caso di una ragazza di 12 anni, già diabetica e in terapia insulinica da alcuni anni e che aveva quattro fratelli. Grazie alla fattiva collaborazione della famiglia, sono stati fatti prelievi di sangue ai cinque ragazzi, portati poi all’Ospedale Malpighi di Bologna per la determinazione in tutti del sistema HLA (allora in atto da pochi mesi) e inviati all’Università di Padova per la ricerca di anticorpi “anti-insula” (allora Padova era il luogo più vicino per questo esame, oggi invece generalizzato): i risultati di queste indagini furono assai interessanti, venendo a dimostrare che il sistema HLA dei quattro fratelli era identico a quello della sorella maggiore e che quindi erano anch’essi predisposti a contrarre la malattia. Questo dato importante fu comunicato al Medico Curante che ne avrebbe tenuto debito conto in caso di necessità.

CENTRO DI RIABILITAZIONE PSICO-FISICA PER STOMIZZATI (“service” permanente dal 1986)

Il 6-6-1986 ha iniziato l’attività il “Centro di riabilitazione psico-fisica per stomizzati”, promosso dal Club con la collaborazione dell’allora U.S.L. n.18 e dell’Associazione Italiana Stomizzati (A.I.STOM.). Con sede presso l’Ospedale di Pavullo, il Centro è diretto dal Socio Dr. Francesco Marzani, con l’opera di due Infermiere Professionali, che hanno sempre svolto attività di volontariato dopo essere state inviate al Policlinico di Modena per conseguire il diploma di “enterostomiste”. Per dieci anni ha avuto una regolare apertura settimanale e poi, per un calo della “domanda”, l’apertura si è avuta solo su specifica richiesta dei pazienti. In ogni caso, quando necessario, ha continuato a prestare la sua opera di assistenza (anche con visite domiciliari) a questa categoria di malati tanto bisognosa di aiuto, sia materiale che morale. Il Centro è stato l’attuazione di un “service di zona”: infatti ne fu aperto, contemporaneamente, uno similare presso l’Ospedale di Vignola, diretto dal Socio Dr. Clemente Zanetti.