Rachele Barbieri

Rachele Barbieri è nata a Pavullo nel Frignano il 21 febbraio 1997, ma da sempre abita a Stella di Serramazzoni (Modena), dimora anche del campione del mondo di calcio Luca Toni.
Nel 2010 iniziò nella categoria “esordienti” sotto la guida del geometra Benito Mantovi, che curava tutti i bambini di Serramazzoni e dintorni, portandoli giù in pianura per gli allenamenti.
Nel 2011 vinse, a Roma, il Campionato Italiano ciclocross Esordienti 2º anno e su pista, ai Campionati Italiani, conquistò il secondo posto.
Nel 2012, categoria “allievi”, ottenne il secondo posto agli Campionati Italiani di ciclocross.
Nel 2013, sempre “allievi”, Rachele passò alla “Ciclistica Forlivese” e rivinse il Campionato Italiano ciclocross e la classifica finale del Giro d'Italia ciclocross. Seconda nell'Inseguimento individuale ai Campionati Italiani su pista.
Nel 2014 passò in categoria “junior” col team padovano “Vecchia Fontana”. Una stagione altalenante, in cui lavorò molto con la pista tanto da conquistare la convocazione agli Campionati Europei e Mondiali su pista. Ai Campionati del Mondo fu riserva nelle prove di qualificazione, poi prima della finale i dirigenti federali decisero di inserirla in squadra ma, purtroppo, per un qui-pro-quo la richiesta di sostituzione arrivò sul tavolo dell’U.C.I. a tempo scaduto e così alla Barbieri restò solamente il profumo della medaglia d'argento conquistata dalle compagne di squadra.
Nel 2015 la giovane promessa di Stella di Serramazzoni difese i colori del team piemontese “Fenice Ladies”.

Rachele Barbieri conquistò, il 12 luglio 2015, sulla pista del velodromo Olimpico di Atene la medaglia d'Oro al Campionato Europeo nell'inseguimento a squadre “junior”. Le ragazze del quartetto vinsero il Campionato Europeo stabilendo anche il nuovo record del mondo con il tempo di 4'33"463. “Straordinario, eccezionale, felicità a mille e tanta voglia di piangere e di dire grazie a tutti quelli che tanto hanno fatto per farmi arrivare così in alto”, queste le sue prime parole, appena scesa dalla bicicletta. “Era dai mondiali dello scorso anno che avevo un peso sullo stomaco, dovuto ad un inconveniente logistico che mi costrinse ad assistere alla finalissima dalla "panchina". Questa medaglia d'oro mi ripaga con gli interessi. La finale è andata nel modo migliore. Le avversarie, le ragazze della Polonia, le abbiamo sempre tenute a debita distanza e noi abbiamo sempre girato al meglio, con l'occhio rivolto al C.T. Salvoldi che ci segnalava il vantaggio. Una vittoria, un trionfo straordinario. Dedico questo oro alla mia famiglia: a mio padre Giampaolo che tutti i mercoledì mi veniva a prendere da scuola per accompagnarmi sulla pista di Montichiari, nel bresciano, per allenarmi con le altre azzurre, a mia mamma Mara e a mia sorella Rebecca che tanto hanno fatto per mettermi a mio agio. A Fabio il mio ragazzo che tanto mi aiuta. Un grazie particolare al Commissario Tecnico Eugenio Salvoldi che ci ha dato tanta fiducia e noi lo abbiamo ripagato alla grande con la conquista della medaglia d'oro. Un grazie anche alle mie compagne di "viaggio", Elisa Balsamo, Sofia Bertizzolo e Marta Cavalli. Assieme abbiamo formato un quartetto straordinario; abbiamo lavorato tanto e siamo riuscite a centrare l'obiettivo. A Mantovi vorrei dare un grazie di cuore”. Negli stessi Campionati Europei la nostra Rachele conquistò anche la medaglia d’oro nella corsa a punti.
“Modena Qui” il 27 luglio 2015 pubblicò questo articolo: “Dopo Luca Toni, Serramazzoni ha un'altra icona sportiva proveniente dalla frazione di Stella: è Rachele Barbieri, ciclista 18enne che il 15 luglio ha conquistato nel velodromo di Atene la medaglia d'oro ai Campionati Europei junior di ciclismo nell'inseguimento a squadre, facendo segnare il record del mondo, e concedendo poi il giorno dopo un fantastico bis nella corsa a punti. Risultati straordinari che hanno spinto oggi a un riconoscimento ufficiale in Municipio con consegna da parte dell'amministrazione di targa e fiori con gratitudine per aver portato così in alto il nome del paese. Tanto entusiasmo anche da parte sua, a fronte di un exploit di questa portata. Doveroso omaggio insomma alla campionessa, alla presenza delle principali associazioni sportive del territorio, ma anche un grande incoraggiamento in vista dei prossimi impegni che lei, ovviamente, ha intenzione di onorare al meglio”.
Rachele Barbieri visse un'altra grande giornata all’inizio di agosto 2015: sul traguardo di Tartu, in Estonia, la giovane campionessa di Stella di Serramazzoni conquistò la medaglia d'argento nella prova su strada ai Campionati Europei Donne Junior e completò il trionfo della squadra azzurra con il titolo continentale andato alla compagna Nadia Quagliotto. Prossimo appuntamento per Rachele Barbieri ad Astana in Kazakhstan per i Campionati del Mondo su pista "juniores".
Ad Astana, in Kazakistan, dal 19 al 23 agosto 2015 si svolsero i Campionati Mondiali su Pista “juniores”, con diciotto titoli iridati maschili e femminili. Nella Nazionale “juniores” femminile furono convocate dal Coordinatore delle Squadre Nazionali Davide Cassani, su indicazione dei Commissari Tecnici Edoardo Salvoldi e Marco Villa, otto ragazze: Martina Alzini (Team Gauss), Elisa Balsamo (Valcar Vigor), Rachele Barbieri (Fenice Ladies Team), Sofia Bertizzolo (G.S. Fiamme Oro), Elena Bissolati (G.S. Cicli Fiorin Cycling Team Asd), Marta Cavalli (Valcar Pbm), Nadia Quagliotto (Fenice Ladies Team), Miriam Vece (Valcar Pbm).
Cominciò nel modo peggiore per l’Italia il Mondiale in Kazakistan. Purtroppo il quartetto delle azzurrine, campione europeo e primatista del mondo dell’inseguimento a squadre, sul quale si nutrivano fondatissime speranze, è stato squalificato per doppia partenza falsa nelle qualificazioni. Salvoldi aveva schierato Martina Alzini al posto di Marta Cavalli con Sofia Bertizzolo, Elisa Balsamo e Rachele Barbieri, unica differenza rispetto alla formazione che ha trionfato ad Atene. Il rammarico aumentò alla luce dei tempi ottenuti dalle squadre che passarono il turno: il migliore fu della Nuova Zelanda in 4’35”155, un gran bel crono migliore di circa un secondo del precedente record mondiale stabilito nel 2013 dalla Gran Bretagna a Glasgow, ma peggiore di quasi due secondi rispetto a quello stabilito dall’Italia ad Atene. Sarebbe stata una sfida emozionante per l'oro. Il secondo miglior tempo fu della Russia, quarta ad Atene, in 4’46”046, poco meglio dell’Australia (4’46”347). Una medaglia persa senza neppure gareggiare. Un grande rammarico sia per il C.T. Salvoldi sia per le azzurrine del quartetto: “Nella prima partenza in effetti una ragazza ha anticipato – spiega – anche se il giudice ha sparato molte volte in aria. Poi di quello che è successo alla seconda falsa partenza non posso che prendere atto e condividere il giudizio del Presidente di Giuria, che ha riconosciuto l’errore di valutazione”
L’amarezza di tutto il clan azzurro per la medaglia soffiata a tavolino,, e non sul campo, nell’inseguimento a squadre donne è stata in parte addolcita dall’impresa delle due azzurrine. Elena Bissolati e Miriam Vece che affrontarono a testa alta e con grande grinta il torneo della velocità a squadre, altra specialità olimpica. Ottennero il quarto tempo delle qualificazioni, precedute da Germania, campione d’Europa, Nuova Zelanda e Australia guadagnando così il pass per la finale del terzo-quarto posto dove non partivano favorite avendo segnato un tempo 4 decimi più alto delle australiane Tahlay Christie, Courtney Field (34”499 contro 34”874). Ma, in finale, Elena e Miriam si superarono bruciando in 34”815, il loro miglior tempo, le rivali: un bronzo storico, come storico fu l’argento agli Europei (le tedesche Emma Hinze e Sophie Pauline Grabosch aggiunsero al titolo continentale quello iridato avendo battuto le neozelandesi Emma Cumming e Olivia Podmore). In precedenza si era svolta l’altra finale in programma, la corsa a punti donne con la campionessa europea Rachele Barbieri: la ragazza, facente anche parte del quartetto, fu direttamente coinvolta dall’estromissione dell’Italia e risentì chiudendo all’11° posto, un piazzamento non riflettente il valore dimostrato con l’oro di Atene nella specialità.
La prestazioni del 2015 di Rachele Barbieri spinsero la squadra americana “Cylance Pro Cycling” a metterla sotto contratto per il World Tour femminile 2016. Intanto, nel settembre 2015 iniziò l’ultimo anno di ragioneria presso le Scuole Medie Superiori “Cavazzi” di Pavullo (Modena) dove tenne l’Esame di Maturità nel giugno-luglio 2016.
“Anno nuovo, vita nuova”, un motto fatto su misura per Rachele Barbieri con la nuova squadra con cui gareggerà nel 2016, vestendo i colori della “Cylance Pro Cycling” con sede a Jacksonville, negli Stati Uniti, seguita dal preparatore Manel Lacambra, ex corridore, e dal team manager Omer Kem. Il debutto al Giro del Qatar, dal 2 al 5 febbraio, con nove ragazze di cui tre italiane: Rachele Barbieri e le due veterane azzurre Rossella Ratto e Valentina Scandolara. “Sono soddisfatta della scelta. Per me ci sarà tutto da guadagnare. Girerò il mondo, avrò la possibilità di imparare la lingua inglese e soprattutto, maturare senza fretta. Infatti i nuovi dirigenti cercheranno di farmi crescere con calma, anche in considerazione del fatto che quest'anno sarà l'ultimo anno di Ragioneria”. I dirigenti del team punteranno alle corse su strada; per la Barbieri ci sarà la possibilità di restare all'interno del gruppo della maglia azzurra su strada e su pista, con un ritiro con la Nazionale previsto a Valencia, in Spagna, dal 22 al 28 di gennaio.
Il settimanale “Vivo” del 27 gennaio 2016 dedicò a Rachele la prima pagina con il titolo “Ciclismo: è nata una stella” e pubblicò all’interno una sua intervista dalla quale si estrassero i seguenti passaggi: “La prima gara che farò con la nuova squadra sarà, dal 2 al 5 febbraio, in Qatar dove debutterò nella categoria “Elite”: saranno quattro tappe, un tour breve ma impegnativo, perché dicono che vi sarà molto vento … Sono una velocista-passista, diciamo che sono abbastanza completa, a parte la salita. Tra gli sprint, preferisco quelli in leggera salita, alla fine di un percorso che possa fare un po’ di selezione … Come modello, ho la Ferrand-Prevot, per la sua personalità. Non solo perché è forte e completa, ma anche perché mi piace come cura la sua immagine, senza perdere femminilità. Anch’io tengo alla mia immagine, mi piace essere un po’ alla moda. Non vedo perché tralasciare questo aspetto durante l’attività agonistica … Conosco Luca Toni, abita proprio dietro casa mia”.

Alla fine di giugno 2016 si sono svolti, a Padova, i Campionati Italiani di ciclismo su pista. Una “super” Rachele Barbieri ha conquistato il secondo posto e la medaglia d’argento nello skratch. È ritornata nel suo "eremo" di Stella di Serramazzoni con la mente puntata sugli esami orali che andrà ad affrontare proprio oggi giovedì all'Istituto “Cavazzi-Sorbelli” di Pavullo: appena 48 ore fa Rachele aveva conquistato una splendida medaglia d'argento nei Campionati Italiani su pista: “In effetti sto attraversando un momento molto impegnativo. Oggi all'Istituto Cavazzi di Pavullo affronterò gli orali con i quali chiuderò con gli esami di Stato: dovrei uscirne con il titolo di ragioniera. E sarebbe come conquistare un’altra medaglia. Negli scritti me la sono cavata bene, quindi cercherò di fare ...un finale come si deve... una sorta di sprint. Domenica ritornerò al ciclismo agonistico, sarò impegnata nel Bolognese in una gara con i corridori maschi e poi, da lunedi 4 a venerdi 8 luglio sarò in ritiro con la nazionale azzurra sulla pista di Montichiari in vista dei Campionati Europei su pista che si disputeranno sulla stessa pista dal 12 al 17 luglio”. Lo scorso anno Rachele vestì la maglia azzurra agli Europei Junior, dove conquistò ben due medaglie d'oro in pista: Corsa a Punti e Inseguimento a Squadre e quella d'argento nella prova su strada. Per Rachele questo è il primo anno in “Elite” vestendo i colori del team nord americano “Sylance”.

Rachele Barbieri partecipò quindi ai Campionati Europei su pista al velodromo di Montichiari (Brescia): “Per ora, è ufficiale, sarò impegnata venerdì nella gara Scratch; mentre per l'inseguimento a squadre potrei essere riserva del quartetto. Attualmente sto in un periodo molto bello: superati gli esami di stato, mi ritrovo assolutamente libera per il ciclismo a tempo pieno”.
“Barbieri fantastica: oro agli Europei Under 23 su pista. La campionessa di Serramazzoni entusiasma a Montichiari e regala all’Italia il successo nello Scratch”. Rachele Barbieri conquistò la medaglia d'oro ai Campionati Europei su pista nella prova Scratch donne Under 23. La ragazza di Stella d Serramazzoni, neo diplomata Ragioniera, nella sua stagione del debutto tra le donne “Elite Under 23”, trionfò: “Una corsa che non finisce mai e si conclude quasi sempre con l'ultimo giro. In gara un’atleta per nazione e alleanze che si sono subito evidenziate. Giro dopo giro, la corsa era sempre più difficile da tenere sotto controllo, ma volevo, dovevo vincere. Negli ultimi 10 giri è accaduto di tutto; ma io con calma ho sempre tenuto la posizione. Volata finale iniziata negli ultimi tre giri. Mi sono tenuta in alto verso la balaustra, poi nel giro finale giù a tutta infilando prima la francese, poi la rappresentante della Gran Bretagna. E a pochi metri dalla linea del traguardo, sono esplosa, capivo che il sogno si stava realizzando. Io, una delle più giovani in gara sono riuscita a conquistare quella medaglia d'oro che era più volte sfuggita alle azzurre in passato. Se penso che lo scorso anno agli Europei Juniores vinsi due Ori e un argento, credo di essere sulla strada giusta. Questa medaglia la sognavo quando stavo preparando gli esami di stato. E così due vittorie in un colpo solo: Ragioniera e Oro agli Europei Scratch. A volte i sogni si avverano. E così è andata”. Ecco la classifica delle 17 atlete partecipanti: Barbieri Rachele (Ita), Lamboley Soline (Fra), Khan Dannielle (Gbr), Pietrzak Lucja (Pol), Lopez Llull Margarita (Spa), Klimova Diana (Rus), Eberhardt Verena (Aut), Borissza Johanna Kitti (Ung), Dijksman Tessa (Ola), Ferrara Sara (Fin), Bondar Viktoriya (Ucr), Paller Tatjana (Ger), Musa Alesandra (Cro), Van Der Meulen Kaat (Bel), Pivavarava Palina (Blr), Collins Autumn (Irl), Mazureviciute Edita (Ltu).
L'azzurra Rachele Barbieri, dopo la conquista della medaglia d'oro nella prova Scratch agli Europei di Montichiari, partecipò alle gare di contorno della "Sei Giorni delle Rose" al velodromo "Pavesi" di Fiorenzuola (Piacenza). Martedì 19 luglio 2016 si disputarono le sei prove dell'Omnium Internazionale con 26 atlete di 18 nazioni. Prima gara lo Scratch, e per la Barberi secondo posto con 38 punti alle spalle della Campionessa della Repubblica Ceca Lucie Hochmann (40 punti). La seconda prova inseguimento individuale 3000 metri: qui Rachele chiuse all’11º posto e in classifica retrocedette al 5° con 84 punti. Terza prova: eliminazione con la modenese 8^. Mercoledi 20 luglio 2016 seconda giornata dell'Omnium: apertura con i 500 metri da fermi con Rachele che stabilì il miglior tempo guadagnando punti in classifica. Seconda prova: giro lanciato, e qui Rachele si superò stabilendo il miglior tempo assoluto proseguendo nella rimonta. Gran finale con la Corsa a Punti: in questa specialità, dove lo scorso anno aveva conquistato l’oro agli Europei, grande prestazione della leader assoluta Lucie Hochmann che riuscì ad inserirsi nella fuga della giornata, conquistando i punti per la vittoria finale. Per la Barbieri una grande prestazione globale: infatti colse tre vittorie in altrettanti sprint finendo al secondo posto assoluto della medaglia d’argento. Peccato per i punti persi nelle tre prove della serata iniziale.
Per Rachele, il tempo di rimettere il tutto in valigia e via verso Parigi dove, con i colori del team Nordamericano “Cycling Sylance”, domenica 24 luglio 2016 partecipò alla corsa femminile sul circuito dei Campi Elisi, in attesa della conclusione del Tour de France dei maschi. Un finale di un “tour de force” di tutto rispetto che non portò fortuna a Rachele che rimase coinvolta nella prima delle tre cadute avvenute nell’ultimo giro: solo escoriazioni ma il sogno parigino si concluse così in malo modo.
Fu la possente sprinter olandese Kirsten Wild la vincitrice dell’edizione 2016 del “Prudential Ride London Grand Prix”, gara internazionale valevole come tredicesima prova del neonato U.C.I. Women’s World Tour, disputatasi venerdì 29 luglio 2016. L’atleta del Team Hitec – Products, al sesto centro stagionale in una competizione internazionale, ha battuto allo sprint la connazionale Nina Kessler (Lensworld – Zannata), in un ottimo stato di forma dopo il successo nella seconda tappa del “BeNe Ladies Tour”, e la dominatrice del prologo inaugurale del “Giro Rosa” Leah Kirchmann (Team Liv – Plantur). Per i colori azzurri da segnalare l’ottima quinta piazza della ventitreenne brianzola Maria Giulia Confalonieri (Lensworld – Zannata), già tre volte a podio al “Giro Rosa”, con Rachele Barbieri giunta al 66° posto (107 classificate).  

“Barbieri regina di Spagna”, così titolò la “Gazzetta di Modena il 29-8-2016 e così scrisse: “Rachele Barbieri ha chiuso con un trionfo la sua prima partecipazione al “Red Hook Criterium”, centrando il successo nella tappa di Barcellona, quarta della manifestazione: “Era la prima volta che mi esibivo in queste gare su strada in cui si usano bici “a ruota fissa”. Una scelta resa possibile grazie all’interessamento dei miei amici del team modenese Iride e grazie al mio team USA Cylance Pro Cycling, che mi ha concesso la libertà di poter partecipare a queste gare speciali. Subito dopo il via, io, debuttante, mi dovevo confrontare con colleghe esperte e pronte a darti battaglia alla prima occasione. Ho cercato di stare al gioco poi, nello sprint conclusivo, sono partita in progressione andando a vincere. Un successo molto importante in una nuova disciplina che spopolando sulle strade delle grandi capitali europee e nordamericane. Stanno arrivando anche in Italia. Molti dei partecipanti, sia maschi che rappresentanti del gentil sesso, sono ex-professionisti e il grande pubblico si sta avvicinando. Appena arriveranno anche i max-media, allora il gioco sarà fatto”.  

Splendida conferma di Rachele Barbieri in Coppa del Mondo. Dopo Apeldoorn (novembre 2016), l’azzurra conquistò il podio dell’omnium anche a Cali, in Colombia, il 18 febbraio 2017, terza al termine di un serrato duello con l’australiana Amy Cure, che prima della corsa a punti era seconda alle spalle della belga Lotte Kopecky con 10 punti di vantaggio sull’azzurra. Rachele affrontò il carosello finale partendo dalla quarta posizione, preceduta anche dalla britannica Emily Nelson. Con i primi sprint Kopecky e Nelson hanno incrementato il vantaggio ipotecando le prime due posizioni, mentre l’azzurra ha trovato proprio nel finale lo smalto per tentare il sorpasso sull’australiana: bottino pieno nel penultimo sprint, cinque punti che hanno ridotto a quattro lunghezze il distacco dalla Cure. Decisivo l’ultimo sprint con punteggio doppio. Grazie al secondo posto Rachele ha preso sei punti mentre la rivale è rimasta a secco perdendo il podio. Più che soddisfatto il C.T. Dino Salvoldi, che a fine gara non riusciva a trattenere il suo entusiasmo per il risultato dell'Omnium: "Quello di Rachele Barbieri è un traguardo di grandissimo prestigio contro avversarie di un livello altissimo livello. La sua è stata una corsa intelligente e di grande determinazione nel finale. Anche nelle prime fasi della gara omnium, è riuscita a mettere in evidenza le sue qualità, in un contesto di alto livello. Oggi è arrivata ancora una dimostrazione del fatto che Rachele, a soli 19 anni, è una delle nostre giovani d'oro che abbiamo il dovere di proteggere". Così a portare le gioie più grandi per i colori azzurri è stata la giovanissima Rachele Barbieri: se in terra olandese il terzo posto della 20enne di Stella di Serramazzoni fu una sorpresa, il bronzo arrivato in Sudamerica non lo fu. Rachele si confermò una certezza per l’omnium tricolore: con una rimonta spettacolare, arrivata ancora una volta nella corsa a punti finale, scavalcò di sole due lunghezze la più esperta australiana Amy Cure, chiudendo così sul terzo gradino del podio. 4^ prova (Corsa a punti e CLASSIFICA FINALE): 1. Kopecky Lotte (Bel) p. 128; 2. Nelson Emily (Gbr) p. 118; 3. Barbieri Rachele (Ita) p. 114; 4. Cure Amy (Aus) p. 112; 5. Hammer Sarah (Usa) p. 101; 6. Boylan Lydia (Irl) p. 91; 7. Pavlendova Alzbeta (Svk) p. 74; 8. Roorda Stephanie (Can) p. 71; 9. Ellis Lauren (Nzl) p. 68; 10. Gonzalez Angie (Ven) p. 60.  

Nota lieta il quinto posto di Rachele Barbieri a Calì nella finale scratch dopo la splendida medaglia di bronzo nell’omnium. Rachele si confermò una certezza per la Nazionale: anche nello scratch tenne testa a rivali molto più esperte e affermate. Vinse la statunitense Sarah Hammer, 34 anni con due argenti olimpici all’attivo (inseguimento squadre e omnium – Londra 2012) più otto titoli mondiali (cinque nell’inseguimento individuale, due nell’omnium e uno nell’inseguimento a squadre). Seconda la russa Evgeniya Romanyuta, 29 anni, terza l’irlandese Lydia Gurley, 33 anni, brava ad inserirsi nella fuga che proiettò il terzetto sul podio. Rachele si fece sorprendere, ma dimostrò la sua tempra nella volata per le posizioni di rincalzo. Il C.T. Savoldi: “Il suo è un piazzamento qualitativamente molto valido che si aggiunge per continuità al risultato ottenuto nell’omnium. Come spesso succede in questo tipo di gara, molto tattica e piena di variabili, tre atlete hanno individualmente guadagnato un giro di vantaggio sul gruppo con tre attacchi in momenti diversi della gara. Poi una quarta atleta è riuscita ad anticipare di un soffio la volata del gruppo, vinta nettamente da Rachele, che si conferma dotata di una notevole abilità nello sprint”.  

Cos’è lo scratch nelle gare di ciclismo su pista? Si tratta di una disciplina nata nel 2002. In pratica rispecchia la gara su strada, con traguardo finale. Il regolamento stabilisce il numero dei giri in base alla lunghezza della pista. In questi giri la gara si snoda come fosse su strada: nel corso della prova, chi si avvantaggia e guadagna un giro nei confronti degli avversari vince la gara in solitario ma, se fa parte di un gruppetto, si gioca in volata la vittoria con gli altri corridori. Doverosa questa precisazione specie in considerazione di quello che, da lì a poco, sarebbe avvenuto a Hong Kong.  

Infatti nell’aprile 2017 erano in programma, a Hong Kong, i Campionati Mondiali Assoluti del ciclismo su pista e, per la prima volta, Rachele Barbieri vi partecipava facendo parte della categoria “Elite” della Nazionale Italiana.
Il suo gran giorno fu mercoledì 12 aprile 2017, con la conquista della medaglia d’oro nello scratch: RACHELE BARBIERI CAMPIONESSA MONDIALE ASSOLUTA DELLO SCRATCH !!! Semplicemente incredibile !!! E’ il primo titolo iridato in questa competizione conquistato dall'Italia.
Fantastica Rachele Barbieri: è campionessa del mondo!!  La fuoriclasse di Stella di Serramazzoni scrive a Hong Kong una pagina di storia e conquista il titolo iridato su pista nello “scratch”. Grande festa nel clan azzurro, che ha accompagnato in coro l’Inno di Mameli, il primo ascoltato in questi mondiali al velodromo di Hong Kong.
Rachele Barbieri, 20 anni, ha portato il primo titolo iridato all’Italia nei Mondiali di ciclismo su pista, in corso ad Hong Kong. La giovane di Pavullo nel Frignano, pur non partendo favorita nello scratch al suo primo mondiale con le elite, ha sorpreso le avversarie con una condotta di gara da veterana. A due giri dal termine – sul totale di 40, per una distanza di 10 Km. – Rachele si è messa sulla ruota dell’olandese Kirsten Wild e poi ha espresso il massimo sforzo con grande tempismo, superando di misura la britannica Elinor Barker e la belga Jolien D’Hoore, atlete molto più esperte: poi Hammer, Wild e Duehring. Una vittoria da sprinter di razza, in una delle specialità più difficili: “Perché tutti possono andare a medaglia – spiega il c.t. azzurro Dino Salvoldi, all’ennesimo trionfo - . E lo testimonia l’ordina d’arrivo dietro a Rachele, da incorniciare, con campioni olimpici e mondiali lasciati alle spalle. Rachele ha una grande abilità nella guida della bici, non ha paura di niente ed è una spugna: ascolta tutto e ha una volata bellissima. A 20 anni ha ancora tanti margini di miglioramento». Star della pista
Diplomata in ragioneria (a Pavullo, nel 2016), Rachele – con un filo di trucco che non manca, dato che è un’atleta che tiene anche a salvaguardare l’estetica in mezzo alla fatica della ciclista – è solo l’ultimo volto di un movimento, quello femminile, che non finisce di stupire. «Per correre su strada c’è tempo, in pista può togliersi tante soddisfazioni – dice il c.t. da Hong Kong - . Rachele è anche un bel personaggio, può servire a tutto il movimento per crescere ancora».
Il 15 aprile 2017, sempre ai campionati mondiale su pista di Hong Kong, Rachele Barbieri, in coppia con Maria Giulia Confalonieri, conquistò il 5° posto finale nella specialità “Madison” (120 giri di pista pari a 30 Km., con 12 sprint) con Belgio, Gran Bretagna e Australia ai primi tre posti. Ci si attendeva di più dalla coppia azzurra, ma forse, non abituate a questa distanza, hanno pagato lo scotto in questa lunga gara, dopo uno sforzo notevole per cercare di riagganciare le prime. Rachele: “Si poteva fare meglio, ma non è una delusione totale. La Nuova Zelanda, quarta, ci ha preceduto di un solo punto. Forse ci eravamo abituate a volare alto ma, alla fine, le ali si sono appesantite”.  

Nel maggio 2017 si seppe che la campionessa Mondiale su pista scratch, Rachele Barbieri, avrebbe gareggiato, a partire dal 2018, con i colori della Polizia di Stato. Il 4 agosto 2017, nei campionati europei su strada “Under 23” a Herning (Danimarca), Rachele fu solo 4^ dietro la danese Pernille Mathiesen, la norvegese Susanne Andersen e l’inglese Alice Barnes.Il 13 novembre 2017 fu medaglia di Bronzo nel Madison, con Elisa Balsamo, e medaglia d'Oro, nello Scratch, nella Coppa del Mondo a Manchester (GB). Il 4 dicembre 2017 prese parte alla Coppa del Mondo a Milton (Canada): bene Rachele, 5^ nello “Omnium” grazie anche a un 2° posto nello Scratch. Da dire che la Coppa del mondo di ciclismo su pista (UCI Track Cycling World Cup) è una competizione annuale, creata nel 1993 dall'Unione Ciclistica Internazionale, che raggruppa più gare disputate in eventi separati tra i mesi di ottobre e gennaio. Definisce una classifica generale finale per nazioni, e assegna maglie di leader ai ciclisti primi in graduatoria in ciascuna delle specialità su pista. Nella stagione 2017-2018 l’Italia, in classifica generale globale (maschile e femminile) giunse al 3° posto dietro Germania e Francia mentre Rachele Barbieri fu prima in Coppa del Mondo 2017-2018 nella specialità “Scratch”.  

Rachele Barbieri passò, nel 2018, alla Wiggle High5, squadra britannica fondata da Rochelle Gilmore, un passaggio molto importante per la campionessa del mondo femminile che avrebbe potuto competere alla grande contro le migliori cicliste. L’annuncio del passaggio dell’azzurra fu dato da Rochelle Gilmore: “Rachele domina le gare di scratch in pista da un po ‘di tempo, il che significa normalmente che, con un programma di gara equilibrato, nel giro di un paio di stagioni può tirar fuori il potenziale necessario per vincere su strada al più alto livello”. Nel 2017 Rachele aveva vinto anche la medaglia d’oro agli europei juniores nello scratch e quella d’argento nella coppa del mondo su pista di Manchester. Rachele Barbieri era entusiasta del passaggio alla Wiggle High5: “Sono davvero entusiasta di vivere questa nuova avventura e sono orgogliosa di entrare a far parte di una delle più importanti squadre di ciclismo femminile del mondo”.
Rachele Barbieri partì con il nuovo team inglese Wiggle Highs alla volta di Adelaide (Australia) ai primi di gennaio 2018 e concluse la lunga trasferta in Australia con un brillante 10° posto nella crono individuale della Harald Sun Tour Women's, a Melbourne. La campionessa del mondo dello scratch, nella crono vinta dall'olandese Annemiek Van Vleuter, ha chiuso 10^ a 5'82”: piazzamento che le valse la conquista del 1° posto nella classifica dei giovani e 1^ delle italiane in gara mentre, nella classifica finale generale, concluse al 60° posto. Nella gara a tappe alla Barbieri fu assegnato il compito di stare vicina alla compagna di squadra Annette Edmonsonn e la ragazza di Stella di Serramazzoni svolse il compito alla meglio tanto che, già nella prima tappa, con una lunga volata condusse la Edmonsonn al successo con la conquista della maglia di leader assoluta con un’altra vittoria sempre grazie alle “trenate” della nostra Rachele. Rachele: “E' stato un mese pieno di ricordi positivi. Sono riuscita a svolgere al meglio i compiti assegnatimi dal direttore sportivo, tanto da meritarmi il plauso di tutto il team. Ho avuto giorni in cui ho faticato tanto; il caldo oltre i 40° e il vento mi hanno messo a dura prova. Credo di avere svolto al meglio la preparazione in vista dei prossimi mondiali su pista in Olanda. Sento che le gambe girano al meglio e la conferma l'ho avuta ieri al termine della crono individuale quando ho dato tutto me stessa terminando tra le prime dieci classificate”.
Rachele Barbieri ripartì poi per Valencia (Spagna) con le compagne di squadra rimanendovi sino a metà febbraio per poter poi difendere il titolo mondiale di scratch ad Apeldoorn in Olanda: giusto un anno prima, sulla pista del velodromo di Honk Kong, aveva conquistato la maglia iridata in quella che è diventata la sua specialità. Rachele, compiuti i 21 anni, aveva la consapevolezza di presentarsi ad Apeldoorn non più come outsider, ma come una delle candidate al successo finale. Tante cose accaddero in questo periodo alla fuoriclasse di Stella di Serramazzoni, come il cambio di team, la conquista di una delle prove di Coppa del Mondo sulla pista inglese di Manchester e, sopratutto, un salto di qualità evidente con cui si è messa in grande evidenza a livello mondiale: “Mi rendo conto che non sono più quella ragazza che sulla pista di Honk-Kong ha sorpreso tutti andando a conquistare la maglia iridata. In questi dodici mesi, ho lavorato tanto cercando di imparare tutto quello che si poteva. Se in Cina ero al debutto, qui mi sento in condizione e spero di potermi ripetere. Non sarà facile, sia per me che per le avversarie. Abbiamo viaggiato assieme sulle piste di mezzo mondo, ci siamo incontrate e scontrate più volte. Per quanto mi riguarda penso proprio di essere all'apice della condizione, sia fisica che mentale. Poi, come sempre sarà la pista ad emettere il verdetto. Mi sento in dovere di dare tutto per far sì che la maglia iridata possa ritornare con me a casa a Stella di Serramazzoni”.
C’era grande attesa per Rachele Barbieri ai Campionati Mondiali su pista di Alperdoon (Olanda) disputatisi nel marzo 2018, essendo la campionessa del mondo uscente nella prova dello scratch femminile, gara in linea di 10 km su 40 giri della pista. L’azzurra, invece, dimostrò purtroppo una scarsa condizione, non entrando praticamente mai nella lotta per le medaglie, e chiudendo solamente al 9° posto. La medaglia d’oro andò all’olandese Kirsten Wild che staccò le avversarie a 7 giri dal termine subito dopo aver sventato un attacco dell’irlandese Gurley e dell’austriaca Eberhardt, involandosi verso la vittoria. Medagla d’argento alla belga Jolien D’Hoore, bronzo alla danese Amalie Dideriksen.
In Olanda Rachele Barbieri si riaffacciò alle gare su strada. Dopo il ritorno dai mondiali lavorò su strada per iniziare con le gare assieme alle colleghe del team inglese Wiggle-High5: “Voglio riprendere con le gare su strada, in quanto mi attende un calendario molto intenso. Al mondiale di Alpendoorn ho terminato la prova che ero stanchissima. Siamo partite a velocità molto sostenuta, ho speso tanto per restare con la prima parte della corsa. ma quando nel finale hanno aumentato il ritmo, non ne avevo più. Per arrivare al nono posto è stato un calvario”. La Barbieri dopo la odierna corsa, rientrò a casa per ritornare in Belgio il 28 marzo: poi prese parte al giro dell'Olanda a tappe, disputatosi dal 4 all'8 aprile 2018.
Rachele Barbieri ritornò a Stella di Serramazzoni dopo le fatiche nella gara a tappe disputata sulle strade olandesi. Il programma settimanale previde poi due giorni di lavori in pista e gli altri giorni allenamenti su strada: “Sì, il martedì e venerdì mi dedico agli allenamenti su pista che svolgiamo assieme alle ragazze della nazionale sull'anello di Montichiari, mentre gli altri giorni lavoro quasi in solitudine su strada. Il mio rientro alle gare dovrebbe avvenire mercoledì 25 aprile a Roma nel Gran Premio della Liberazione classica Internazionale. A seguire mi trasferirò in Inghilterra nello Yorkshire dove con le mie colleghe del team Wiggle High 5 parteciperemo ad una tre giorni di gare su strada. Ritorno in Italia e poi a seguire effettueremo una trasferta in California dove si disputerà una gara a tappe dal 14 al 21 maggio”. Per la Barbieri la stagione stava entrando nel momento cruciale e più importante della stagione, in vista dei Giochi Olimpici di Tokio 2020, l’obiettivo principale per tutti gli atleti desiderosi di vestire qui la maglia della propria Nazione.  

Rachele Barbieri fu votata Sportiva modenese del 2017, battendo la pallavolista belga Laura Heyrman, capitana della Liu Jo Nordmeccanica Modena, e il pallavolista Bruno Mossa de Rezende, palleggiatore dell’Azimut Modena Volley. Dopo tale importante riconoscimento, a Modena Rachele Barbieri conquistò anche il Premio Panathlon 2017 quale prima modenese a vincere un titolo iridato.
Nel luglio 2018 Rachele Barbieri vinse il titolo italiano Derny (ciclismo su pista) al velodromo “Ottavio Bottecchia” di Pordenone, davanti a Marta Cavalli e a Letizia Paternoster (il Derny è una specialità “endurance” del ciclismo su pista, il cui nome deriva dalla moto a pedali usata dall’allenatore di ciascun partecipante per fargli sfruttare la scia; si corre sulla distanza tra i 25 e i 40 Km e la vittoria è di chi taglia per primo il traguardo dopo i giri previsti).
Ai primi di agosto 2018 fu ai Campionati Europei “Elite” di ciclismo su pista di Glasgow (Scozia-Gran Bretagna) dove giunse al 4° posto nello scratch.
Dal 21 al 26 agosto fu ai Campionati Mondiali “Under 23” di ciclismo su pista di Aigle (Svizzera) e giunse al 6° posto nello scratch.
Alla fine del 2018, Rachele diede un voto alla sua stagione sportiva: “Voglio darmi un 7. Sul piano dei risultati, su strada non è stata la stagione più soddisfacente, anche se sono riuscita a dare un contributo nei successi di tante compagne del Team Wiggle-High5. Diciamo che non è stato un anno privo di difficoltà, ma come sempre bisogna cercare di fare tesoro dell’esperienza. E la vittoria del Red Hook Criterium a Milano mi ha permesso di chiudere in bellezza e alzare un po’ la media”. Obiettivi per il 2019: “Anzitutto il 2019 porta una novità, visto che per la prima volta correrò da Elite in un team italiano, la BePink. Ho buone sensazioni in vista della nuova annata, mi sento fiduciosa: credo che avrò la possibilità di correre molto, e quindi accumulare tanta esperienza, per di più con maggiori occasioni di farlo vicino ai miei tifosi e alle persone che mi vogliono bene. L’obiettivo è doveroso: cercare la prima vittoria su strada da Elite!”. Nel 2020 ci saranno le Olimpiadi di Tokyo: “Sono il sogno di ogni sportivo, e sicuramente anche il mio! Voglio lottare per raggiungerlo, ma il livello in Italia è molto alto, quindi bisognerà rimboccarsi le maniche!".  

Nel 2019, come detto, Rachele Barbieri, volendosi dedicare più assiduamente alle corse su strada, passò nelle fila della squadra italiana BePink, con sede in provincia di Piacenza: “Siamo veramente felici di dare il nostro benvenuto in squadra a Rachele - ha detto il Team Manager Walter Zini - E’ un’atleta dalle comprovate qualità e rappresenterà un grande valore aggiunto, sia per quanto riguarda l’attività su pista – da sempre uno dei punti fermi del team – che le gare su strada più veloci. Nonostante la giovane età, ha già maturato importanti esperienze internazionali e siamo ansiosi di vederla all’opera!”. E Rachele: “Dopo tre anni in squadre internazionali, per me il team BePink rappresenta una nuova sfida affascinante e la possibilità, per la prima volta, di misurarmi tra le Elite con una squadra italiana. Naturalmente la pista rappresenterà una parte importante della mia attività, ma tengo moltissimo anche alle gare su strada e penso che la crescita su un fronte favorirà anche l’altro. Non vedo l’ora di ripartire, già da gennaio in Australia: avrò al mio fianco uno staff che mi conosce e che crede in me, e io stessa spero di poter ricambiare la fiducia dimostratami da Walter Zini e dalla sua struttura. Spero che il prossimo sia un anno ricco di soddisfazioni, per me e per tutta la squadra!” Rachele Barbieri andò ad aggiungersi alle già confermate Tatiana Guderzo, Tereza Medvedova (Rep. Slovacca), Francesca Pattaro, Katia Ragusa, Nicole Steigenga (Olanda) e Silvia Valsecchi.
Questi i risultati di Rachele Barbieri nelle corse su strada, fino ad aprile, cui ha partecipato: Dal 10 al 13 gennaio 2019: 77^ in classifica generale (5^ nella prima tappa) nella “Santos Women’s Tour Down Under” (Australia);
26 gennaio 2019: ritirata nella “Cadel Evans Great Ocean Road Race” (Australia);
10 febbraio 2019: 10^, in volata, nella “Vuelta a la Comunitat Valenciana” (Spagna);
2 marzo 2019: rit. alla “Omloop Het Nieuwsblad” (Belgio);
3 marzo 2019: rit. alla “Omloop van het Hageland” (Belgio);
5 marzo 2019: 29^, a 1’37”, a “Le Samyn des Dames” (Belgio);
20 marzo 2019: 88^, a 2’38”, a “Danilith Nokere Koerse” (Belgio);
24 marzo 2019: rit. al “Trofeo Alfredo Binda” (Italia);
3 aprile 2019: rit. a “Dwaars door Vlaanderen” (Belgio).